La giudice federale frena il piano dell'Amministrazione Trump per fermare gli immigrati a Guantánamo



Tra febbraio e giugno, il Governo federale ha trattenuto circa 500 immigrati nella base navale, utilizzata come punto di transito per persone con ordini finali di espulsione.

Base Navale di GuantánamoFoto © Facebook/Marina Militare Base Navale di Guantanamo Bay, Cuba

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Una giudice federale degli Stati Uniti ha bloccato un tentativo del Governo di Donald Trump di respingere una causa che contesta il suo piano di trasferire immigrati nella base americana di Guantánamo, nell'est di Cuba.

In una sentenza emessa venerdì, il giudice del Tribunale Distrettuale Sparkle L. Sooknanan ha respinto la mozione del Governo e ha convocato un'udienza per la prossima settimana affinché le parti discutano i prossimi passi del procedimento giudiziario, ha riportato l'agenzia AP.

Trump aveva annunciato a gennaio che la sua amministrazione avrebbe utilizzato le strutture di Guantánamo per ospitare decine di migliaia dei “peggiori criminali stranieri”, come parte della sua contestata offensiva contro l'immigrazione irregolare.

Tra febbraio e giugno, il Governo federale ha trattenuto circa 500 immigrati nella base navale, utilizzata come punto di transito per persone con ordini di espulsione definitivi, secondo quanto stabilito dalla sentenza giudiziaria.

Tuttavia, giorni dopo dovette riportare i detenuti sul suolo statunitense.

Lee Gelernt, avvocato dell'Unione Americana per le Libertà Civili (ACLU), ha accolto con favore la decisione e ha affermato di sperare che la sentenza “metta fine alla politica illegale di inviare immigrati in basi militari nel bel mezzo del nulla solo per spettacolo politico”.

La ACLU e altri gruppi per i diritti umani sostengono che trasferire immigrati a Guantánamo è una pratica illegale e contraria alle leggi sull'immigrazione degli Stati Uniti.

Da parte sua, il Governo di Trump ha difeso la propria autorità di trattenere persone con ordini finali di espulsione in strutture militari.

Guantánamo, conosciuta anche come “Gitmo”, è famosa per aver ospitato sospetti di terrorismo trasferiti lì dopo gli attacchi dell'11 settembre 2001.

La base, situata nel territorio cubano occupato dagli Stati Uniti, è stata oggetto di critiche internazionali per presunti violazioni dei diritti umani.

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