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Il segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio, ha dichiarato venerdì che l'interesse di Washington per il Venezuela è motivato da ragioni di sicurezza nazionale e ha accusato il regime di Nicolás Maduro di collaborare con gruppi narcoterroristi e attori che minacciano la stabilità emisarina.
“Il nostro interesse in Venezuela e nella regione è l'interesse nazionale degli Stati Uniti, e in Venezuela abbiamo un regime illegittimo che non solo non coopera con gli Stati Uniti, ma collabora apertamente con narcoterroristi e altri che minacciano la sicurezza nazionale del nostro paese”, ha affermato Rubio in una dichiarazione ufficiale pubblicata sul suo profilo di X (precedentemente Twitter).
Le parole del segretario di Stato arrivano in un momento di crescente tensione regionale, dopo le nuove sanzioni del Dipartimento del Tesoro contro familiari e associati di Maduro e Cilia Flores, e in mezzo al blocco navale statunitense che cerca di fermare le spedizioni di petrolio venezuelano a alleati come Cuba.
Rubio, uno dei principali architetti della politica statunitense verso l'America Latina durante le amministrazioni repubblicane, ha mantenuto una posizione ferma nei confronti del regime chavista, che definisce come una “dictadura corrotta sostenuta dal narcotraffico e dallo spionaggio cubano”.
Fuentes diplomatiche a Washington hanno assicurato che la strategia del governo di Donald Trump mira a interrompere i flussi finanziari e logistici che sostengono il regime di Caracas, comprese le operazioni di Petróleos de Venezuela (PDVSA) e le sue filiali nei Caraibi e in America Latina.
Gli Stati Uniti accusano il governo di Maduro di utilizzare il petrolio come strumento di influenza politica, specialmente attraverso spedizioni sovvenzionate a paesi alleati, tra cui Cuba, Nicaragua e Bolivia.
Rubio ha anche ribadito che l'alleanza tra Maduro e il regime cubano rappresenta una minaccia diretta per la regione.
Secondo il segretario di Stato, La Habana fornisce consulenti di intelligence, personale militare e supporto logistico all'apparato repressivo venezuelano in cambio di forniture energetiche e risorse finanziarie.
“Maduro non agisce da solo; il suo regime dipende dai servizi di sicurezza cubani per rimanere al potere,” ha affermato in altre occasioni il funzionario, che ha promosso sanzioni contro alti comandi militari di entrambi i paesi.
Le dichiarazioni di Rubio si inseriscono in una settimana segnata da nuove sanzioni del Dipartimento del Tesoro contro i familiari di Carlos Erik Malpica Flores, nipote di Cilia Flores ed ex alto dirigente di PDVSA, accusato di essere coinvolto in una rete di corruzione e riciclaggio di denaro che coinvolge imprenditori in Panama e in Europa.
L'inasprimento delle sanzioni coincide con operazioni militari statunitensi nei Caraibi destinate a intercettare i petroliere sanzionati della cosiddetta flotta fantasma venezuelana, una manovra che cerca di impedire il commercio illegale di petrolio con i governi alleati di Caracas, come quello di Miguel Díaz-Canel a Cuba.
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