Amministrazione Trump: “Il regime cubano teme i cambiamenti necessari per salvare il paese dalla miseria”



Washington accusa La Habana di reprimere i cittadini che denunciano la crisi umanitaria mentre si rifiuta di attuare riforme reali.

Cuba in crisiFoto © CiberCuba

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La Amministrazione Trump ha riaffermato questo mercoledì il suo sostegno al popolo cubano e ha condannato la repressione del regime di Miguel Díaz-Canel, accusandolo di “temere i cambiamenti necessari per salvare il paese dalla miseria”.

In un messaggio pubblicato dall'Ufficio degli Affari dell'Emisfero Occidentale del Dipartimento di Stato statunitense (@WHAAsstSecty), l'amministrazione ha sottolineato che “la burocrazia inefficace e disorientata che sta distruggendo la società cubana teme persino di considerare i cambiamenti necessari per salvare il paese dalla privazione di beni di prima necessità come cibo, elettricità e medicinali.”

Il comunicato sottolinea che, invece di intraprendere trasformazioni politiche o economiche, il regime fa “l'unica cosa che sa fare bene: incarcerare i propri cittadini che osano denunciare la sofferenza del popolo cubano.”

“Estados Unidos y nuestros socios debemos seguir exigiendo la libertad de estos valientes presos políticos”, añadió la publicación, acompañada de los hashtags #LibertadYa y #Tutti.

Il messaggio riflette la posizione ferma dell'amministrazione del presidente Donald Trump e del segretario di Stato Marco Rubio, i quali hanno mantenuto una politica di pressione diplomatica contro il regime cubano, denunciando le sue violazioni dei diritti umani e la sua alleanza con governi autoritari della regione.

La dichiarazione avviene in mezzo a un aumento della repressione a Cuba, dove il regime continua ad arrestare e molestare attivisti, giornalisti e artisti indipendenti.

Mientras tanto, l'isola sta attraversando una crisi economica senza precedenti, con interruzioni prolungate di corrente, scarsità di cibo e medicine e un crollo generale dei servizi pubblici.

Diversi osservatori internazionali e organizzazioni per i diritti umani concordano sul fatto che il Governo cubano non ha dimostrato volontà di implementare riforme strutturali che allevino la situazione della popolazione.

Il Dipartimento di Stato ha ribadito che Washington continuerà a collaborare con i partner regionali per promuovere la libertà dei prigionieri politici, sostenere la società civile cubana e rafforzare gli sforzi di comunicazione per denunciare la censura e il controllo informativo sull'isola.

Il messaggio dell'Amministrazione Trump si aggiunge a recenti pronunce del Congresso e del Segretario di Stato Marco Rubio, il quale ha insistito che “la soluzione alla crisi cubana sarà possibile solo quando il popolo avrà la libertà di decidere il proprio futuro senza repressione né paura.”

Cuba vive attualmente una delle peggiori crisi socioeconomiche della sua storia recente. Il collasso del sistema elettrico, l'inflazione fuori controllo e la carenza cronica di cibo e farmaci hanno provocato una situazione di emergenza che il Governo cerca di giustificare con l'embargo statunitense, nonostante la cattiva gestione interna e la corruzione istituzionale.

Nel frattempo, gli oppositori e attivisti continuano ad essere arrestati arbitrariamente, sorvegliati e censurati dalle forze di sicurezza dello Stato.

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Redazione di CiberCuba

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