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Il capo della missione dell'Ambasciata degli Stati Uniti a Cuba, Mike Hammer, ha incontrato Spencer Chretien, coordinatore dell'assistenza umanitaria di emergenza del Dipartimento di Stato, per rivedere i progressi nella consegna di 3 milioni di dollari in prodotti di supporto al popolo cubano.
L'assistenza è destinata a coloro che sono stati colpiti dall'uragano Melissa ed è canalizzata attraverso la Chiesa Cattolica e Caritas, come riportato dalla stessa ambasciata su X.
La pubblicazione precisa che l'aiuto corrisponde a una risposta umanitaria per l'impatto del ciclone e che il monitoraggio si concentra sul progresso della sua distribuzione.
Il Governo degli Stati Uniti aveva annunciato a novembre l'assegnazione di 3 milioni di dollari in assistenza umanitaria per i cubani colpiti dall'uragano Melissa, secondo lo stesso documento.
L'informazione è stata diffusa dall'Ufficio per gli Affari dell'Emisfero Occidentale del Dipartimento di Stato (WHA), che ha spiegato che la distribuzione avverrà in coordinamento con la Chiesa Cattolica, con l'obiettivo di raggiungere direttamente le comunità più colpite, "senza intermediari del governo cubano".
En il messaggio citato, la WHA ha assicurato che gli Stati Uniti coordinavano con la Chiesa Cattolica la consegna diretta a coloro che, nell'oriente del paese, sono stati più colpiti dalla devastazione dell'uragano, e ha aggiunto che mantenevano le loro “preghiere” per il “coraggioso popolo cubano”.
La decisione fa parte del supporto diretto al popolo cubano in situazioni di crisi e l'annuncio è arrivato poco dopo che il segretario di Stato Marco Rubio ha espresso la disponibilità di fornire aiuto “senza intermediari del regime”.
L'uragano Melissa ha colpito il territorio cubano il 29 ottobre, lasciando decine di migliaia di sfollati, oltre a danni a case, raccolti e reti elettriche a Guantánamo, Granma, Holguín e Santiago di Cuba, con segnalazioni di comunità ancora isolate.
Canalizzare l'aiuto tramite la Chiesa Cattolica cerca di garantire una consegna efficace e trasparente alle zone più vulnerabili.
Il gesto umanitario di Washington segna un nuovo capitolo nelle tese relazioni bilaterali, che storicamente hanno condizionato la cooperazione in situazioni di emergenza.
Fino ad ora, il governo cubano non ha emesso una reazione ufficiale all'annuncio.
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