“ Sono terroristi e incompetenti”: Marco Rubio afferma che vorrebbe vedere un cambio di regime a Cuba



Marco Rubio critica il governo cubano per la sua presunta incompetenza e terrorismo, evidenziando la crisi economica e l'esodo di massa. Menziona anche il regresso nei rapporti con gli Stati Uniti sotto Trump.

Marco RubioFoto © Collage CiberCuba

Il segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio, ha attaccato venerdì il governo di Cuba, definendolo “terrorista” e “incompetente” e accusandolo di aver “distrutto” l'isola durante oltre 65 anni di potere.

Secondo le dichiarazioni fornite durante una conferenza stampa a Washington, riportate dall'agenzia EFE, Rubio ha fatto questi commenti rispondendo a una domanda su se il governo degli Stati Uniti volesse un cambiamento di governo a Cuba.

En la sua risposta, ha sostenuto che quella aspirazione non sarebbe esclusiva dell'attuale amministrazione del presidente Donald Trump, ma una posizione che, a suo avviso, potrebbe essere condivisa da “qualsiasi amministrazione”.

“Credo che qualsiasi amministrazione vorrebbe vedere una situazione diversa,” ha detto, prima di insistere sul fatto che, al di là dell’ideologia, il problema sarebbe l'“incompetenza” del governo cubano.

In his intervention, the head of U.S. diplomacy stated: "È stato un disastro. È un disastro. Non è solo perché sono marxisti e terroristi. Sono incompetenti. Sono persone incompetenti che hanno distrutto quel paese", riporta EFE.

Rubio, politico di origine cubana e figura chiave del gabinetto di Trump, proviene dalla Florida, stato con la maggiore comunità di esuli cubani.

In date recenti, il segretario di Stato ha considerato che indebolire il governo di Nicolás Maduro in Venezuela potrebbe essere il colpo decisivo contro il regime comunista cubano, secondo quanto rivelato da un ampio reportage del The New York Times.

Rubio, figlio di emigranti cubani stabilitisi in Florida prima del trionfo della rivoluzione del 1959, ha trasformato il rapporto Caracas–L'Avana nel fulcro centrale della sua politica verso l'America Latina.

La sua teoria, esposta sia in pubblico che in privato, sostiene che cortare il supporto economico e di intelligence da parte del Venezuela a Cuba provocherebbe un collasso politico nell'isola.

In interviste precedenti, Rubio è stato chiaro: “Tutto ciò che è dannoso per una dittatura comunista è qualcosa che sostengo”.

Secondo ex consiglieri citati dal giornale, l'ex senatore della Florida, che ha costruito la sua carriera su un crescente sostegno della comunità cubana in esilio, parlava costantemente al Senato e con i diplomatici della necessità di isolare il regime dell'Havana e di rompere la sua alleanza con Caracas.

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