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La diplomatica cubana Johana Tablada de la Torre, subdirettore generale per gli Stati Uniti del ministero delle Relazioni Estere (MINREX), ha attaccato lunedì il segretario di Stato statunitense, Marco Rubio, che ha definito “ignorante” e “pagliaccio” in un nuovo episodio della sua crociata retorica contro Washington.
In un post pubblicato sui suoi social media, Tablada de la Torre ha accusato Rubio di cercare di “imporre nuovamente la sua agenda personale” e di basare le sue proposte per l'America Latina su “bugie, piani irresponsabili e assurdi, senza garanzie di successo”.
Secondo la funzionaria, il politico americano starebbe facendo pressione per riattivare politiche di “massima ostilità” verso Cuba e Venezuela all'interno del governo di Donald Trump.
“Hacerse l'esperto latino non gli è riuscito molto bene,” scrisse Tablada de la Torre, in riferimento all'influenza che Rubio ebbe nella prima amministrazione di Trump sulla politica verso la regione.
La diplomatica ha sostenuto che queste misure “hanno incrementato significativamente il flusso di migranti” e ha definito “un colossale errore” il suo sostegno all’autoproclamato presidente ad interim del Venezuela, Juan Guaidó, nel 2019.
La funzionaria, vicina al cerchio di potere di Miguel Díaz-Canel, ha inoltre ripreso la narrativa ufficiale del regime cubano, dando la colpa a Washington della crisi migratoria regionale e difendendo l'alleanza politica con Caracas.
“È stato un colpo di genio convincere Trump e altri che l'alta dirigenza bolivariana fosse pronta a tradire,” scrisse, prima di ricordare la falsa denuncia che “esistevano 30 mila truppe cubane in Venezuela”.
Tablada ha anche messo in discussione la presunta partecipazione degli ex funzionari Elliott Abrams e Mauricio Claver-Carone, ai quali ha accusato di "fabbricare notizie false" per giustificare azioni aggressive in America Latina.
“Quando le basi di una strategia sono capricciose, deboli e ingannevoli, aumenta la possibilità di fallimento, sebbene non senza provocare catastrofi umane”, aggiunse.
In tono sfidante, la diplomatica ha concluso il suo messaggio assicurando che Rubio non possiede il “buon senso e le conoscenze” necessarie per evitare “un'escalation di conseguenze incalcolabili”.
Le dichiarazioni si inseriscono nella linea abituale del regime cubano, che utilizza portavoce come Tablada de la Torre per attaccare figure critiche del comunismo cubano e, in particolare, i politici cubano-americani che influenzano la politica di Washington nei confronti di La Habana.
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