Facoltà di Comunicazione dell'UH chiede a ETECSA soluzioni che includano tutta la popolazione

"Ci uniamo alla richiesta di un incontro tra le alte istanze della direzione del paese e gli universitari, per esporre i problemi e le nostre preoccupazioni e avviare un dialogo nella ricerca di soluzioni."


La Facoltà di Comunicazione (FCOM) dell'Università dell'Avana si unisce alla crescente onda di rifiuto studentesco contro le misure di ETECSA, annunciando ufficialmente che non accetterà il pacchetto di 6 GB offerto dall'azienda statale finché non vengano presentate "soluzioni più efficaci che tengano conto di tutta la popolazione".

La decisione è stata presa dal Consiglio Allargato della Federazione Studentesca Universitaria (FEU), che in un comunicato diffuso su Facebook ha ribadito il suo impegno nel dialogo, ma ha chiarito che non convaliderà misure che avvantaggiano solo pochi mentre la maggioranza del paese rimane disconnessa.

"Continuiamo a puntare sul dialogo critico e strategico come strumento per risolvere, attraverso l'intelligenza, la partecipazione e il civismo, i problemi creati dalle nuove tariffe", precisa il testo.

"Validiamo le posizioni e le azioni dei nostri colleghi di altre facoltà, delle autorità universitarie e di tutti coloro che collaborano per trovare una soluzione al conflitto," aggiunge.

Captura di Facebook / Boomerang FCOM

No al privilegio: "Prima il popolo"

La negativa ad accettare l'offerta di dati da parte di ETECSA rompe con la narrativa ufficiale che cerca di placare il malcontento universitario con concessioni settoriali, senza affrontare il problema strutturale: la crescente disuguaglianza nell'accesso a Internet a Cuba, aggravata da tariffe in dollari che escludono coloro che non ricevono rimesse né hanno un reddito in valuta estera.

"La Facoltà di Comunicazione ha avviato la creazione di un rapporto integrale sul consumo di internet e sulle conseguenze che le nuove misure creano per gli studenti. Invitiamo gli universitari a collaborare a questo processo di ricerca per ottenere dati che supportino la nostra causa", si legge nel comunicato.

La FCOM si unisce anche alla richiesta di un incontro diretto con le alte istanze del governo, chiedendo di essere parte attiva nella ricerca di soluzioni, non semplici destinatari di misure unilaterali.

La domanda è affrontare i problemi e le preoccupazioni degli studenti e "iniziiare un dialogo nella ricerca di soluzioni".

La rivolta universitaria si sta espandendo

Con questa posizione, FCOM si unisce ad altre facoltà che hanno alzato la voce contro il cosiddetto "tarifazo" di ETECSA, che limita il servizio in pesos cubani mentre offre piani più ampi in dollari.

Dopo vari giorni di dichiarazioni pubbliche da parte delle diverse facoltà, anche gli studenti si sono scagliati contro il presidente nazionale della FEU.

La Facoltà di Biologia ha pubblicamente rifiutato l'autorità di Ricardo Rodríguez González, che ricopre tale incarico, e lo ha accusato di non rappresentare le reali opinioni degli studenti.

Por sua parte, la Facoltà di Filosofia, Storia, Sociologia e Servizio Sociale (Umanità) ha richiesto le dimissioni immediate del dirigente, qualificando la sua gestione come "conformista, passiva e poco critica".

Nel frattempo, gli studenti di Matematica e Informatica dell'Università dell'Avana (UH) hanno ribadito in un'assemblea la loro decisione di mantenere lo sciopero docente in segno di protesta contro le nuove misure di ETECSA, che considerano un'aggressione diretta al popolo cubano.

L'accesso a Internet: diritto, non privilegio

Di fronte all'indignazione generalizzata, ETECSA ha annunciato come risposta parziale un pacchetto aggiuntivo di 6 GB per 360 CUP, esclusivamente per studenti universitari, insieme all'accesso gratuito a oltre 40 siti educativi.

Ma i giovani rifiutano i pacchetti di dati mobili riservati esclusivamente a loro e sottolineano che non cercano privilegi settoriali, ma giustizia sociale ed equità nell'accesso a Internet per tutti i cittadini.

Mentre il governo tenta di spegnere incendi con offerte parziali e discorsi sulla disciplina ideologica, le aule del paese ardono di domande legittime e richieste che non possono più essere ignorate.

Domande frequenti sulla protesta studentesca e le misure di ETECSA a Cuba

Perché gli studenti dell'Università dell'Avana rifiutano le misure di ETECSA?

Gli studenti rifiutano le misure di ETECSA perché considerano che le nuove tariffe limitano l'accesso a Internet e aggravano la disuguaglianza nell'accesso all'informazione. Le tariffe sono espresse in dollari, il che esclude coloro che non ricevono rimesse né hanno entrate in valuta estera, e limitano le ricariche in pesos cubani a un massimo di 360 CUP mensili. Questo influisce direttamente sullo sviluppo accademico e professionale degli studenti, che dipendono dall'accesso ai dati mobili per i loro studi e comunicazioni.

Quali azioni hanno preso gli studenti in risposta alle tariffe di ETECSA?

Gli studenti hanno organizzato proteste e scioperi accademici, come quello convocato dalla Facoltà di Matematica e Informatica dell'Università dell'Avana. Hanno anche emesso comunicati chiedendo la revoca delle misure e la partecipazione attiva nella ricerca di soluzioni. Diverse facoltà si sono unite a queste iniziative, richiedendo una riconsiderazione del modello di telecomunicazioni a Cuba per garantire un accesso giusto ed equo a Internet.

Qual è stata la risposta del governo e di ETECSA di fronte alle proteste studentesche?

Il governo e ETECSA hanno tentato di calmare il malcontento annunciando che gli studenti potranno acquistare un secondo pacchetto di 6 GB per 360 CUP, per un totale di 12 GB mensili. Inoltre, è stato dichiarato l'accesso gratuito a più di 40 siti educativi. Tuttavia, queste misure sono state considerate insufficienti dagli studenti, che chiedono cambiamenti strutturali e un dialogo autentico con le autorità per risolvere la crisi di accesso a Internet a Cuba.

Qual è il ruolo della Federazione Studentesca Universitaria (FEU) in questo conflitto?

La FEU ha avuto un ruolo complesso in questo conflitto. Inizialmente ha rifiutato le tariffe di ETECSA, ma poi ha partecipato a riunioni con l'azienda e il governo, pubblicando un comunicato in cui affermava che sono stati raggiunti accordi importanti. Tuttavia, questa posizione ha generato critiche e sfiducia tra gli studenti, che sentono che la FEU non rappresenta adeguatamente i loro interessi e agisce più come un braccio politico del governo.

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Redazione di CiberCuba

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