Durante la Mesa Redonda di mercoledì, mentre i dirigenti di ETECSA cercavano di giustificare le nuove restrizioni imposte ai clienti prepagati, il conduttore Randy Alonso ha fatto ricorso a una vecchia strategia del governo: citare voci dall'estero che supportano le misure impopolari.
In questa occasione, ha letto un ampio commento di Irán Cabrera, il quale si è identificato come professore dell'Università di Guadalajara, in Messico, ed ex studente dell'Università de La Habana.
Nel suo messaggio, Cabrera ha affermato che in Messico non tutti gli studenti dispongono di dati mobili e che l'accesso a Internet nelle università avviene tramite reti Wi-Fi a cui si accede con un codice individuale.
“Non c'è libertinaggio”, ha affermato, aggiungendo che ogni studente deve registrare i propri dispositivi, un telefono, un PC o un tablet, presso il centro informatico.
Come ha spiegato, ciò impone anche dei limiti: “Non tutti hanno internet, e non per ignoranza, semplicemente non ce l'hanno. Sono uno di quelli che critica sempre, è una situazione necessaria, ma è meglio avere un po' che non avere nulla, ed è temporanea,” ha espresso.
Cabrera ha sostenuto che coloro che utilizzano Internet a fini commerciali “devono pagare di più”, poiché lui stesso, in qualità di docente, dipende dalla rete per fornire consulenze, ma deve coprire i costi della sua connessione con i propri guadagni.
Ha anche affermato che i prezzi di internet a Cuba gli sono sempre sembrati "stranamente bassi" e ha suggerito di rafforzare la connessione nei luoghi di lavoro e nelle università, senza cadere "nella paranoia del mistero che porta a urlare perché accederanno a non so dove e possono fare non so che cosa".
A suo giudizio, se esiste preoccupazione, si possono limitare l'accesso a determinate web, senza per questo negare la connettività.
Inoltre, ha sottolineato l'importanza di rafforzare l'uso delle TIC cubane, in modo che possano essere utilizzate per promuovere imprese locali, connettere settori dei servizi e della produzione e ridurre la dipendenza da piattaforme esterne.
Nelle sue parole: “Che la gente possa mostrare le proprie imprese o i propri affari virtuali, ma con le TIC cubane”.
Il commento è stato presentato in televisione nazionale come una visione ragionevole e una prospettiva internazionale che sostiene le politiche restrittive del governo.
Tuttavia, per molti cubani, l'uso di un testimone isolato per minimizzare il malcontento popolare non fa altro che rafforzare la percezione che le autorità ignorino, o deridano, la realtà quotidiana.
Queste affermazioni, inoltre, arrivano in un contesto di malessere sociale a causa dell'aumento tariffario imposto da ETECSA, che colpisce tutti i settori della società civile cubana, la quale vede limitato – ancor più – il proprio sofferenza.
En parallelo, ETECSA promuove l'uso di ToDus come alternativa nazionale, mentre la UCI promette miglioramenti Wi-Fi “a medio termine”, dopo numerose denunce da parte degli studenti per problemi di connessione.
Anche in questo contesto, il vicepresidente cubano, Eduardo Martínez Díaz, ha assicurato che il consumo medio mensile di dati mobili nell'isola supera quello dell'America Latina e dei Caraibi, con una cifra di 10 gigabyte per utente.
"Il consumo medio mensile ha raggiunto i 10 GB. È realmente un consumo elevato per gli standard della media. Nella nostra regione è sotto i 10. Nella regione dell'America Latina e dei Caraibi è di circa 7. Solo gli Stati Uniti e il Cile hanno un consumo maggiore del nostro," ha affermato Martínez Díaz.
Il viceministro ha dichiarato che le misure "sono state studiate, è stato modellato che intorno al 50% della nostra popolazione consuma circa 6 giga al mese, che è la quantità che oggi può essere acquisita a prezzi più accessibili, persino a un prezzo inferiore rispetto a quello che avevamo prima".
Domande Frequenti sulla Connessione a Internet a Cuba e le Misure di ETECSA
È vero che la connessione a internet a Cuba è migliore che in Messico?
L'affermazione che la connessione a internet a Cuba superi quella delle università messicane è stata fatta da Irán Cabrera, un professore cubano in Messico, ma non rappresenta una valutazione completa o imparziale delle condizioni di connettività nei due paesi. La dichiarazione è stata utilizzata per giustificare le misure restrittive imposte da ETECSA ed è stata vista come parte di un tentativo di minimizzare il malcontento popolare a Cuba.
Quali sono le nuove restrizioni di ETECSA per l'accesso a internet?
ETECSA ha limitato le ricariche in pesos cubani (CUP) a un massimo di 360 al mese, costringendo gli utenti a contrattare pacchetti di dati più grandi in dollari statunitensi (USD) o a costi eccessivi in CUP. Questa misura mira a reperire più valute, ma ha suscitato critiche per escludere coloro che non hanno accesso ai dollari, colpendo in particolare i settori più vulnerabili.
Come ha reagito la popolazione cubana di fronte alle misure di ETECSA?
La popolazione cubana ha reagito con malcontento e critiche verso le misure di ETECSA, definendole come un "aumento tariffario" che incrementa la disparità nell'accesso a internet. Gli studenti universitari hanno indetto uno sciopero accademico e i cittadini hanno espresso il loro malcontento sui social media, denunciando l'impatto negativo che queste misure hanno sull'istruzione e sull'accesso all'informazione.
Quali giustificazioni ha fornito il governo cubano per le nuove tariffe di internet?
Il governo cubano ha sostenuto che le nuove tariffe sono "dolorose ma temporanee", giustificando le misure come necessarie per affrontare la "complessa situazione economica del paese". Tuttavia, queste spiegazioni sono state accolte con scetticismo e critiche, poiché non offrono soluzioni concrete né scadenze per migliorare la situazione della connettività nell'isola.
Quali misure alternative sta promuovendo ETECSA?
ETECSA ha promosso l'uso dell'applicazione ToDus come alternativa nazionale e ha promettuto miglioramenti nella connettività Wi-Fi nelle università "nel medio periodo". Tuttavia, queste misure sono considerate insufficienti di fronte alle attuali restrizioni e non sono riuscite a calmare il malcontento diffuso tra gli utenti cubani.
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