
Video correlati:
Il malessere giovanile che è scoppiato a Cuba dopo l'aumento delle tariffe mobili imposto dalla statale ETECSA è arrivato alla stampa internazionale, alla quale gli studenti hanno assicurato che lo sciopero era necessario.
In una inedita espressione di protesta civica, gli studenti universitari hanno dichiarato alla stampa internazionale il loro fermo rifiuto a quello che hanno denominato un “aumento tariffario ingiustificato” e hanno annunciato uno sciopero accademico come segno di resistenza pacifica.
“È necessario uno sciopero”, hanno dichiarato alcuni di loro in un'intervista a AFP e Reuters, dopo che le nuove condizioni di navigazione mobile, in vigore dal 30 maggio, hanno drasticamente ridotto l'accesso a internet e parzialmente dollaro il servizio.
Le misure sono state giustificate dal governo come una necessità economica, ma i giovani le considerano una punizione aggiuntiva in un paese dove lo stipendio medio si aggira intorno ai 20 dollari mensili.
Rafael Gómez, studente di 18 anni, ha espresso la sua frustrazione nei confronti dell'Università de La Habana: “Questa decisione non giova a nessuno di noi. Prima potevamo ricaricare il saldo prepagato, ora siamo limitati a un pacchetto base che non è sufficiente. Se hai bisogno di più dati, costano più di uno stipendio mensile”, ha sottolineato.
ETECSA ha fissato il pacchetto mensile sussidiato a 6 GB per 360 pesos (circa 2 dollari), ma qualsiasi consumo aggiuntivo supera i 3.000 pesos, cifra inaccessibile per molti.
Nonostante una lieve concessione da parte di ETECSA, che ha offerto agli universitari due ricariche mensili in valuta nazionale, diversi gruppi studenteschi considerano la risposta insufficiente.
La FEU della Facoltà di Matematica e Informatica ha convocato uno sciopero a partire da mercoledì 4 giugno e ha richiesto che l'Università riconosca la protesta come legittima.
Facoltà come Filosofia, Sociologia e Arti e Lettere si sono unite, mentre professori del Dipartimento di Sociologia hanno sostenuto pubblicamente gli studenti affermando che “hanno richieste giuste”.
La direzione dell'Università dell'Avana ha respinto lo sciopero e ha avvertito che "non permetterà interruzioni nei suoi processi didattici, mentre ha riaffermato il suo sostegno incondizionato al Partito Comunista di Cuba (PCC).
José Almeida, presidente nazionale della FEU, ha riconosciuto che sebbene non supporti lo sciopero, rispetta gli studenti che lo difendono. “Non ci sarà mai un confronto tra studenti”, ha assicurato.
Secondo Reuters, sebbene la partecipazione alle lezioni mercoledì sia stata parzialmente normale, l'atmosfera nel campus rimane tesa e non si escludono nuove azioni.
Haydee Fernández, di 28 anni, ha dichiarato che “Non si può studiare senza accesso a informazioni aggiornate. Se è necessario fermare le lezioni, che si fermino fino a quando non ci sarà una risposta logica.”
In una Cuba colpita dall'inflazione, dal collasso dei servizi e dall'emigrazione giovanile, questa protesta studentesca rappresenta un nuovo capitolo di inconformità sociale che né il governo né ETECSA possono continuare a ignorare.
Domande frequenti sulle proteste studentesche a Cuba per l'aumento delle tariffe di ETECSA
Perché gli studenti cubani stanno protestando contro ETECSA?
Gli studenti cubani stanno protestando contro ETECSA a causa delle nuove tariffe per i dati mobili che considerano ingiuste e che limitano l'accesso a internet, una risorsa fondamentale per la loro istruzione. Le tariffe imposte da ETECSA restringono le ricariche a 360 CUP mensili, offrendo solo 6 GB, con costi aggiuntivi esorbitanti per ulteriore dati, il che è inaccessibile per molti nel paese. Inoltre, questa situazione si verifica in un contesto di crisi economica a Cuba, dove il salario medio non copre queste esigenze fondamentali.
Qual è stata la risposta delle università e della FEU di fronte alle proteste?
La risposta delle università è stata mista. L'Università dell'Avana ha respinto lo sciopero e riaffermato la sua fedeltà al Partito Comunista di Cuba, mentre la FEU di varie facoltà ha sostenuto le proteste e richiesto cambiamenti nelle tariffe di ETECSA. Alcuni dipartimenti e facoltà hanno espresso la loro solidarietà con gli studenti, mentre la direzione dell'università ha mantenuto una posizione ufficialista.
Quali soluzioni ha proposto ETECSA per placare le proteste studentesche?
ETECSA ha cercato di calmare le proteste offrendo un secondo pacchetto di dati di 6 GB per 360 CUP aggiuntivi, arrivando a un totale di 12 GB mensili. Hanno anche liberato l'accesso a oltre 40 siti educativi affinché gli studenti possano accedere senza consumare i loro dati mobili. Tuttavia, queste misure non hanno eliminato il limite di 360 CUP mensili per le ricariche nazionali, che continua a ricevere ampie critiche.
Come hanno reagito altre entità e la società di fronte all'aumento delle tariffe e alle proteste?
Oltre alle università, altre enti come l'Associazione Hermanos Saíz hanno espresso preoccupazione per l'impatto delle tariffe sull'accesso a internet. La società ha mostrato un rifiuto generalizzato per l'aumento delle tariffe, considerandolo una forma di esclusione digitale che colpisce i settori più vulnerabili. Le proteste hanno catturato l'attenzione internazionale, evidenziando la tensione tra le esigenze dei giovani cubani e le politiche del governo.
Archiviato in: