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Stati Uniti ha intercettato e sequestrato una nave al largo delle coste del Venezuela in acque internazionali, in un'operazione guidata dalla Guardia Costiera, hanno riferito a Reuters tre funzionari americani questo sabato sotto condizione di anonimato.
L'azione avviene giorni dopo che il presidente Donald Trump ha annunciato un “blocco totale e completo” contro “tutti i petroliere sanzionati che entrano ed escono dal Venezuela”.
Reuters segnala che questa sarebbe la seconda cattura di un petroliere vicino al Venezuela nelle ultime settimane e si verifica in mezzo a una grande concentrazione militare statunitense nella regione.
Secondo i funzionari citati, non è stato precisato il luogo esatto in cui si svolge l'operazione.
Reuters ha indicato che la Guardia Costiera e il Pentagono hanno inviato domande alla Casa Bianca, che “non ha risposto immediatamente” a una richiesta di commenti.
La agenzia ha aggiunto che, dalla prima confisca di una petroliera sanzionata, si sarebbe verificato un “embargo effettivo”, con navi cariche di milioni di barili di petrolio che rimangono in acque venezuelane per non esporsi a essere confiscate; e che, a partire da quella prima azione, le esportazioni di petrolio venezuelano sarebbero crollate drasticamente.
Nel contesto del trasporto di petrolio, Reuters ha spiegato che, sebbene molte navi che raccolgono petrolio in Venezuela siano sanzionate, ce ne sono altre —comprese alcune che trasportano petrolio legato all'Iran o alla Russia— che non lo sono, e ha menzionato che aziende come la statunitense Chemron spostano petrolio venezuelano su navi proprie "autorizzate".
Il comunicato sottolinea anche che la Cina è il maggior acquirente di petrolio venezuelano e cita stime di analisti sul volume delle spedizioni di dicembre.
Reuters ha ricordato inoltre che, da quando gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni energetiche al Venezuela nel 2019, acquirenti e raffinatori si sono rivolti a una “flotta fantasma” o “di ombra” di petroliere che mascherano la loro posizione, e che questo tipo di flotta è considerata esposta a possibili misure punitive da parte di Washington.
Finalmente, il rapporto inquadra la misura in una campagna di pressione di Trump su Nicolás Maduro, che includerebbe una maggiore presenza militare e azioni contro le navi vicino al Venezuela; e menziona che Maduro ha dichiarato che il dispiegamento statunitense mira a rovesciarlo e a impossessarsi delle risorse petrolifere del paese.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato martedì un blocco petrolifero totale contro il Venezuela e un inasprimento delle deportazioni, in un messaggio pubblicato sulla sua rete sociale Truth Social, dove ha accusato direttamente il regime di Nicolás Maduro di finanziare attività criminali con risorse energetiche.
Nella sua dichiarazione, Trump ha assicurato che il Venezuela è “completamente circondato” da forze militari e ha avvertito che la pressione aumenterà fino a quando il paese non restituirà agli Stati Uniti “tutto il petrolio, le terre e altri beni” che, secondo quanto affermato, erano stati precedentemente rubati.
Il mandatario ha nuovamente qualificato il governo di Maduro come un “regime illegittimo” e lo ha designato come un'organizzazione terroristica straniera.
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