
Video correlati:
La nuova tassa di cambio flottante annunciata dalla Banca Centrale di Cuba (BCC) ha provocato una vera e propria valanga di umorismo sui social media. Da Facebook a X (precedentemente Twitter), i cubani hanno trovato nei meme il modo migliore per esprimere la loro incredulità, scherno e fastidio nei confronti di una misura che, lontana dal generare fiducia, è stata accolta come una copia del mercato informale che lo stesso regime aveva cercato di screditare.
Il mezzo indipendente El Toque ha aperto la giornata con un meme ispirato a Star Wars, in cui Darth Vader (il BCC) rivela a Luke Skywalker (El Toque): “Io sono tuo padre!”. La pubblicazione, condivisa migliaia di volte, riassume con umorismo quello che molti interpretano come una resa dello Stato di fronte all'evidenza del mercato valutario reale.
La pagina El Pelotazo ha anche fornito la sua dose di ironia con vari meme. In uno di essi, il personaggio di Mr. Bean appare mentre copia in un esame con il testo “Clic destro > Copia > Incolla”, in chiara allusione al fatto che la Banca Centrale ha semplicemente replicato i tassi che veniva pubblicando El Toque.
In un altro, ridicolizza il portavoce ufficialista Humberto López per aver attaccato il mezzo indipendente poco prima che il BCC adottasse praticamente la sua stessa tariffa.
Il giornalista Edmundo Dantés Junior ha ironizzato sul caos monetario con la sua pubblicazione “2026: anno delle cinque tasse in Rivoluzione”, in cui elenca quelle che oggi coesistono nell'economia cubana: 1x24, 1x120, quella flottante, quella di El Toque e quella del MLC. Il suo commento è diventato virale tra gli internauti che vedono in questa proliferazione di tassi di cambio una metafora del disordine economico nazionale.
Desde la satira più politica, il gruppo Memes Abeja Cuba si è burlato dei portavoce ufficiali che accusavano El Toque di “indurre l'inflazione”. Nella loro immagine, tre pagliacci rappresentano quelle “claudia” mediatiche, con un testo che celebra ironicamente che “la dittatura gli ha dato di nuovo in faccia”.
In X, l'utente Ñango Leyva ha trasformato la notizia in arte satirico con un'illustrazione che mostra un WC che galleggia sul mare, accompagnata dal messaggio “Hai già una tassa galleggiante #CubaStatoFallito #SOSCuba”. L'immagine, condivisa decine di volte, simboleggia ciò che molti cubani provano: che il paese stia affondando mentre il governo insiste che “galleggia”.
La sfiducia generale è stata riflessa anche nell'account Habanero Memes, che ha pubblicato un'immagine virale di Susely Morfa con la frase: “Chi si lascerà guidare dal tasso variabile che pubblicherà la banca?” e la risposta incisiva: “Nessuno!”.
L'umorismo ha funzionato come una valvola di sfogo di fronte al disorientamento generato dalla misura. Anche negli spazi ufficiali, i commenti riflettono il tono generale: “Tanto criticare il Toque per finire nello stesso modo”, “Hanno tolto il nome, non la tassa”, o “Ora abbiamo davvero una tassa flottante, perché galleggia tutto tranne il salario”.
Desde questo 18 dicembre, il paese opera con tre segmenti di cambio: uno a 1x24 per i servizi statali, un altro a 1x120 per le entità con entrate esterne, e un terzo “fluttuante” per il settore privato e le persone fisiche, che è partito con 410 CUP per dollaro e 481,42 CUP per euro. I dati sono praticamente identici a quelli del mercato informale, dove il dollaro si mantiene intorno a 440 CUP.
Il Banco Centrale assicura che il tasso fluttuerà secondo l'offerta e la domanda e sarà pubblicato quotidianamente, ma le limitazioni di accesso alle valute e la mancanza di credibilità istituzionale fanno sì che molti lo vedano come un movimento temporaneo e cosmetico. Nel frattempo, il popolo cubano continua a fare ciò che sa fare meglio: ridere della propria tragedia. Perché, alla fine, la risata continua a essere l'unica valuta solida del paese.
Archiviato in: