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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato questo martedì un blocco petrolifero totale contro il Venezuela e un inasprimento delle deportazioni, in un messaggio pubblicato sulla sua rete sociale Truth Social, dove ha accusato direttamente il regime di Nicolás Maduro di finanziare attività criminali con risorse energetiche.
“Oggi ordino un blocco totale e completo di tutti i petrolieri autorizzati che entrano ed escono dal Venezuela”, ha affermato Trump, sostenendo che il petrolio venezuelano sarebbe utilizzato per finanziare il “narcoterrorismo, la tratta di persone, l’omicidio e il sequestro”.
Nella sua dichiarazione, Trump ha assicurato che il Venezuela è “completamente circondato” da forze militari e ha avvertito che la pressione aumenterà fino a quando il paese non restituirà agli Stati Uniti “tutto il petrolio, le terre e altri beni” che, secondo quanto affermato, sono stati rubati in precedenza.
Il mandatario ha nuovamente qualificato il governo di Maduro come un “regime illegittimo” e lo ha designato come un'organizzazione terroristica straniera.
L'annuncio include anche un inasprimento della politica migratoria, con un'enfasi sulla restituzione accelerata degli immigrati che Trump ha definito "illegali e criminali", ai quali ha attribuito la responsabilità di essere stati inviati negli Stati Uniti dal governo venezuelano durante l'amministrazione di Joe Biden.
Secondo quanto affermato, queste deportazioni sarebbero già in corso “a un ritmo accelerato”.
Anche se Trump non ha specificato i meccanismi legali né l'ambito immediato di queste misure, il messaggio rappresenta un'altra escalation retorica e politica contro Caracas, in un contesto regionale di alta tensione e con possibili ripercussioni sui mercati energetici e nei flussi migratori dall'America del Sud e dai Caraibi.
Fino ad ora, il governo del Venezuela non ha rilasciato una risposta ufficiale all'annuncio.
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