
Video correlati:
La Unión Eléctrica (UNE) ha comunicato questo martedì di aver sincronizzato il Sistema Elettroelettrico Nazionale (SEN) i motori di Mariel, la chiatta galleggiante di Regla e l'Unità 4 di Energás Boca de Jaruco, mentre l'Unità 8 della CTE Máximo Gómez si trovava con la caldaia accesa.
L'annuncio su Facebook è stato presentato come un segnale positivo in mezzo alla crisi energetica. Tuttavia, la realtà nelle strade de L'Avana è lontana dall'ottimismo ufficiale. Decine di utenti hanno commentato direttamente nel post della UNE che continuavano a essere senza servizio elettrico, nonostante la presunta ripresa parziale della generazione.
Una guasto massiccio ha aggravato la crisi nella capitale
El annuncio della UNE è stato pubblicato due ore dopo che una guasto massivo nelle reti elettriche di 110 kV ha provocato nuove interruzioni del servizio a L'Avana intorno alle 13:32. Secondo le informazioni ufficiali, il guasto ha causato l'uscita repentina di diverse unità chiave, tra cui:
La Unidad 8 della CTE Máximo Gómez (Mariel)
I motori di riserva del Mariel
La patana de Regla
Una macchina di Energás Boca de Jaruco
La estatal ha precisato successivamente che l'evento ha provocato un'impatto totale di 215 MW nella capitale e nelle zone vicine, aggravando ulteriormente la fragile stabilità del SEN.
Apagoni record e un sistema al limite
Questo nuovo incidente si verifica nel mezzo della peggiore crisi energetica che Cuba sta attraversando negli ultimi anni. Il paese accumula 16 giorni consecutivi con deficit superiori a 1.800 MW, un numero che evidenzia il collasso strutturale del sistema elettrico.
Solo il giorno precedente, la massima interruzione ha raggiunto i 2.007 MW alle 18:40, lasciando più della metà del territorio nazionale senza elettricità per diverse ore. A L'Avana e nella parte occidentale del paese, le interruzioni di corrente sono diventate costanti, prolungate e imprevedibili, interessando abitazioni, luoghi di lavoro, ospedali e servizi essenziali.
Incertezza per l'orario di punta
L'avaria di questo martedì minaccia di peggiorare la situazione per l'orario di punta notturno, quando la UNE aveva già previsto un deficit superiore a 1.900 MW, anche prima di questo nuovo guasto.
Fino ad ora, non sono state spiegate le cause esatte del guasto nelle reti ad alta tensione. Nel frattempo, migliaia di habaneri affrontano un altro giorno di caldo, oscurità e frustrazione, con un sistema elettrico che sopravvive grazie a riparazioni temporanee, annunci ottimisti e una precarietà che continua ad approfondirsi.
Archiviato in: