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La Assemblea Generale dell'ONU ha approvato questo venerdì una risoluzione promossa dall'Ucraina per rafforzare la cooperazione globale sul disastro di Chernobyl, ma gli Stati Uniti hanno votato contro insieme a Russia, Cina, Cuba e Corea del Nord, una coincidenza diplomatica inaspettata.
Il documento, sostenuto da 97 paesi e rifiutato da 8 nazioni, sottolinea la necessità di riparare la struttura di contenimento danneggiata da un attacco con droni russi avvenuto lo scorso febbraio e di mantenere la cooperazione internazionale in materia di sicurezza nucleare.
Il voto degli Stati Uniti ha sorpreso: Washington si è opposto al testo insieme a Russia, Cina, Cuba, Nicaragua, Corea del Nord e Bielorussia.
Secondo il media The Kyiv Independent, questa coincidenza “invia un segnale confuso nel mezzo dello sforzo dell'Ucraina di isolare diplomaticamente il Cremlino”.
La gestione del presidente Donald Trump giustificò il suo voto contrario sostenendo che il testo faceva riferimento all'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, un quadro multilaterale che Washington ha criticato perché ritenuto eccessivamente burocratico e ideologicamente sbilanciato.
“Gli Stati Uniti sostengono le iniziative internazionali sulla sicurezza nucleare, ma non possono appoggiare risoluzioni che includano un linguaggio incongruo con le loro priorità nazionali”, ha dichiarato il rappresentante statunitense presso l'ONU.
La votazione si è svolta giorni dopo che la Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) ha avvertito che la struttura di contenimento sopra il reattore numero 4 della centrale —costruita dopo la catastrofe del 1986— “ha perso le sue principali funzioni di sicurezza” dopo aver subito danni a seguito di un attacco con droni russi in febbraio.
Il rapporto dell'AIEA ha esortato a riparare immediatamente lo scudo protettivo per evitare perdite radiottive.
A dispetto del rischio, la Russia continua a controllare la zona di esclusione, il che impedisce l'accesso completo ai tecnici ucraini e agli ispettori internazionali.
Il cancelliere ucraino Andrii Sybiha ha ringraziato i paesi che hanno supportato la risoluzione e ha denunciato che la Russia ha tentato di usare la Bielorussia per promuovere una versione alternativa del documento che eliminava ogni riferimento ai suoi attacchi sulle strutture nucleari.
“Rusia ha nuovamente agito come aggressore e la Bielorussia come suo complice. Ringraziamo i 97 paesi che non sono rimasti a guardare”, ha sottolineato Sybiha nel suo account su X (prima Twitter).
La votazione coincide con gli sforzi della Amministrazione Trump per riaprire canali di dialogo con Mosca e cercare una soluzione negoziata al conflitto in Ucraina, sebbene ciò implichi accettare concessioni territoriali a favore della Russia, una posizione che ha sollevato critiche tra gli alleati europei.
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