Jubilato cubano sopravvive senza luce né soldi: “A volte passiamo giorni senza mangiare”

I pensionati a Cuba affrontano una crisi estrema, combattendo contro la fame e la mancanza di servizi di base. Le pensioni non coprono i bisogni minimi, mentre l'inflazione e il collasso dei servizi aggravano la loro situazione.

Giubilato cubanoFoto © Facebook/Observatorio Cubano de Derechos Humanos

Un pensionato cubano ha raccontato in una breve intervista diffusa dall'Osservatorio Cubano dei Diritti Umani (OCDH) la dura realtà che affronta per sopravvivere sull'isola, dove manca di elettricità tutto il tempo, senza denaro e costretto a vendere quel poco che ha per riuscire a mettere un piatto in tavola.

“Vado al bancomat di una banca e non ci sono soldi. Allora, cosa faccio? Vado dai venditori, compro qualcosa e la rivendo per ottenere almeno un patata dolce o un po' di riso, qualsiasi cosa per sopravvivere”, ha raccontato.

La testimonianza riflette la precarietà estrema che vivono migliaia di persone anziane a Cuba, dove la pensione non garantisce più una vecchiaia dignitosa, ma una battaglia quotidiana contro la fame.

L'uomo ha spiegato che le interruzioni di corrente rendono ancora più difficile la routine. “Non si può nemmeno cucinare. Bisogna farlo con la legna o con quello che si riesce a trovare. A volte una volta al giorno, e talvolta trascorriamo giorni senza mangiare”, ha detto.

Le sue parole ritraggono un dramma condiviso da milioni di cubani, ma colpiscono con particolare durezza coloro che dipendono da una pensione che non basta nemmeno per le necessità di base.

In Cuba, dove l'invecchiamento demografico avanza rapidamente, l'inflazione e il collasso dei servizi pubblici hanno trasformato la terza età in una fase di estrema vulnerabilità.

La massiccia migrazione di giovani lascia molti anziani soli, senza supporto familiare e senza la possibilità di ricevere rimesse dall'estero, uno dei pochi salvagenti rimasti sull'isola.

Pensioni trasformate in miraggio

Il governo ha annunciato un aumento delle pensioni minime fino a 4.000 pesos cubani. Tuttavia, l'adeguamento è stato rapidamente annullato dal mercato informale delle valute, dove il tasso di cambio supera i 420 pesos per dollaro. Questa pensione equivale a meno di 10 dollari, appena sufficiente per un cartone di uova o pochi prodotti di prima necessità.

Secondo i calcoli dell'Osservatorio Cubano di Audit Civico, sono necessari almeno 30.000 CUP al mese per garantire un'alimentazione di base. In altre parole, la pensione minima copre a malapena un settimo di tale importo.

Ciò che negli annunci ufficiali viene presentato come un sollievo, nella pratica si traduce in un miraggio che svanisce al primo contatto con la realtà dei prezzi.

“Con uno stipendio medio di 6.000 CUP non si vive”, ha riconosciuto il vicepresidente Salvador Valdés Mesa, una diagnosi che risulta ancora più devastante per i pensionati.

Un dramma esteso

Il caso di questo pensionato non è isolato. Ad agosto, un anziano di 83 anni a Ciego de Ávila, Orlando Regueiro Castellano, ha confessato davanti a una telecamera di non mangiare da giorni e di sopravvivere “d'aria”. La sua richiesta disperata di “un pezzetto di pane” è diventata virale sui social come simbolo dell'abbandono che subiscono gli anziani nell'isola.

Settimane dopo, il giornalista ufficiale Roberto Pérez Betancourt, Premio Nazionale di Giornalismo José Martí, ha rotto il silenzio su Facebook. A 85 anni ha denunciato di essere rimasto mesi senza acqua potabile, che nel suo quartiere il dengue aveva causato la morte di una vicina e che lui e sua moglie, entrambi in convalescenza, non sapevano se sarebbero stati in grado di cucinare il giorno seguente. “Non avrei mai immaginato la mia vecchiaia così”, ha scritto, suscitando indignazione anche tra i colleghi della stampa statale.

Questi testimonianze si aggiungono ad altre documentate a Matanzas, Santiago di Cuba, Holguín e L'Avana, dove persone anziane sopravvivono pescando granchi, raccogliendo lattine, rovistando nella spazzatura o dormendo in case improvvisate senza acqua né elettricità.

Il contrasto tra propaganda e realtà

La narrativa ufficiale insiste che “nessuno verrà abbandonato”, ma le evidenze mostrano il contrario. Dopo decenni di lavoro, milioni di cubani affrontano una vecchiaia segnata dalla scarsità, dalla solitudine e dall'incertezza. La promessa di uguaglianza svanisce in code interminabili per riscuotere una pensione che non basta nemmeno per vivere una settimana.

Nel frattempo, lo Stato destina risorse milionarie alla costruzione di hotel vuoti per un turismo in declino. Per i pensionati, ogni nuovo blackout, ogni aumento del dollaro o ogni giorno senza cibo è un promemoria che le priorità del regime sono lontane dalle loro necessità.

Archiviato in:

Redazione di CiberCuba

Un team di giornalisti impegnati a informare sull'attualità cubana e temi di interesse globale. Su CiberCuba lavoriamo per offrire notizie veritiere e analisi critiche.