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Il Osservatorio Cubano per i Diritti Umani (OCDH) ha rivelato nel suo VIII Rapporto sullo Stato dei Diritti Sociali a Cuba che la disapprovazione del regime raggiunge il 92 %, mentre solo un 5 % ha espresso una valutazione favorevole.
Il rapporto sottolinea che il rifiuto è ancora maggiore tra i giovani: nella fascia di età tra 18 e 30 anni, solo il 3,39% valuta positivamente la gestione governativa, confermando un crollo della fiducia nelle nuove generazioni.
Cause del malcontento
Il documento segnala che i blackout costanti, la crisi alimentare, l'alto costo della vita, i salari insufficienti e la salute pubblica deteriorata sono alcuni dei fattori che alimentano il malcontento dei cittadini.
Altri argomenti dello studio
El OCDH avverte che l'89 % dei cubani vive in povertà estrema, in un contesto di crisi multifacetica caratterizzata dalla scarsità di cibo e medicinali, servizi di base precari e blackout che superano persino la fame come principale preoccupazione.
Le disuguaglianze sociali si sono ampliate, favorendo solo coloro che ricevono rimesse o hanno connessioni politiche. Parallelamente, la disperazione spinge il 78% della popolazione a emigrare, cifra Che arriva al 76% tra i giovani di età compresa tra 18 e 30 anni. Gli Stati Uniti sono la meta più desiderata, anche se più di un terzo dei cubani afferma che partirebbe "in qualsiasi luogo".
Il studio mette in discussione la propaganda ufficiale sulle “conquiste sociali”, la quale non corrisponde alla realtà quotidiana, e conclude che il paese ha bisogno di rispetto per i diritti civili, apertura economica e misure urgenti contro la povertà. Inoltre, avverte l'America Latina sull'accettazione acritica del modello cubano, che il rapporto presenta come un sistema esaurito e incapace di offrire soluzioni.
L'OCDH conclude che milioni di cubani sopravvivono tra la negazione ufficiale della crisi, le chiamate alla resistenza e la costante strategia del Governo di dare la colpa a terzi, mentre la situazione economica e sociale si degrada senza soluzioni reali.
Domande frequenti sulla crisi a Cuba e sulla disapprovazione del governo
Qual è il livello di disapprovazione del governo cubano secondo l'OCDH?
L'Osservatorio Cubano dei Diritti Umani (OCDH) ha informato che il 92 % dei cubani disapprova la gestione del governo. Questo dato mostra un rifiuto generalizzato nei confronti del regime, specialmente tra i giovani, dove solo un 3,39 % valuta positivamente la gestione governativa.
Quali sono le principali cause del malcontento a Cuba?
Le principali cause del malcontento a Cuba includono blackout costanti, crisi alimentare, alto costo della vita, salari insufficienti e un sistema sanitario deteriorato. Questi problemi sono aggravati dalla povertà estrema che colpisce l'89% dei cubani e dalla mancanza di soluzioni da parte del governo.
Come influisce la crisi alimentare sulla popolazione cubana?
La crisi alimentare a Cuba ha portato il 94% delle famiglie a non avere fiducia che il governo risolverà la situazione. L'insicurezza alimentare è grave, con il 96,91% dei cittadini che riporta una perdita di accesso ai cibi a causa dell'inflazione e dell'aumento dei prezzi, il che ha generato un aumento delle malattie legate alla malnutrizione.
Qual è l'impatto della crisi economica sulla migrazione cubana?
La crisi economica ha spinto il 78 % della popolazione cubana a emigrare, con gli Stati Uniti come meta più ambita. Questo fenomeno è particolarmente pronunciato tra i giovani dai 18 ai 30 anni, con il 76 % che esprime il desiderio di lasciare il paese a causa della mancanza di opportunità e del deterioramento delle condizioni di vita.
Quali misure suggerisce l'OCDH per migliorare la situazione a Cuba?
L'OCDH suggerisce che Cuba necessita di misure urgenti come il rispetto dei diritti civili, apertura economica e azioni concrete per combattere la povertà. Queste raccomandazioni mirano a rispondere alla negazione ufficiale della crisi e alla mancanza di soluzioni reali di fronte alla degradazione sociale ed economica del paese.
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