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La organizzazione Cubalex ha denunciato che nei primi sei mesi del 2025 sono state documentate 1.566 violazioni dei diritti umani a Cuba, il che corrisponde a quasi nove atti di repressione al giorno.
Il rapporto, pubblicato questo lunedì sulla rete sociale X, descrive un quadro caratterizzato da sistematicità, impunità e espansione territoriale degli abusi commessi dallo Stato cubano.
Repressione senza distinzioni
Secondo Cubalex, la repressione non si limita a oppositori e attivisti, ma raggiunge anche cittadini senza militanza politica, confermando l'uso dell'apparato statale come meccanismo di controllo sociale.
Tra le violazioni documentate spiccano: detenzioni arbitrarie; morti in custodia; minacce e interruzioni delle comunicazioni; e l'uso del sistema giudiziario come arma politica.
I gruppi più colpiti sono le persone prive di libertà, gli afrodiscendenti e i difensori dei diritti umani.
Un modello di repressione sofisticato
Il rapporto avverte che il governo cubano ha consolidato un modello di repressione sempre più sofisticato, che combina violenza diretta, persecuzione giudiziaria, censura informativa e intimidazione economica e sociale.
Tutto ciò avviene sotto un costante schema di impunità strutturale, dove le violazioni rimangono senza indagine né sanzione.
Chiamata internazionale
Oltre ai numeri, Cubalex sottolinea l'urgenza affinché la comunità internazionale adotti un'azione coordinata che priorizzi la responsabilità e la protezione delle vittime.
“Questo rapporto offre non solo dati, ma anche chiavi per comprendere come opera lo Stato cubano nella sua strategia di controllo”, conclude il documento.
Sin duda, il molestamento sistematico è diventato uno degli strumenti più ricorrenti del regime. Questo include dalla sorveglianza permanente, citazioni di polizia senza fondamento legale e campagne di diffamazione nei media ufficiali, fino alle pressioni sui familiari di attivisti e oppositori. L'intenzione è chiara: logorare psicologicamente coloro che osano mettere in discussione il potere.
Il rapporto sottolinea anche il richiamo all'attenzione sull'ostilità economica e sociale, manifestata attraverso licenziamenti, espulsioni universitarie, restrizioni alla mobilità interna e confische arbitrarie.
Queste misure mirano a isolare e indebolire i critici, mentre inviano un messaggio di paura alla popolazione generale, rafforzando l'idea che qualsiasi dissidenza sarà punita in molteplici aspetti della vita quotidiana.
Domande frequenti sulle violazioni dei diritti umani a Cuba
Quante violazioni dei diritti umani sono state documentate a Cuba nei primi sei mesi del 2025?
Sono state documentate 1.566 violazioni dei diritti umani a Cuba durante i primi sei mesi del 2025, secondo il rapporto dell'organizzazione Cubalex. Ciò significa una media di quasi nove violazioni al giorno, che colpiscono oppositori, attivisti e cittadini comuni.
Quali sono le principali forme di repressione documentate a Cuba nel 2025?
Tra le violazioni documentate nel rapporto di Cubalex spiccano detenzioni arbitrarie, morti sotto custodia, minacce, interruzioni delle comunicazioni e l'uso del sistema giudiziario come arma politica. Inoltre, si sottolinea l'impunità strutturale che consente a queste violazioni di rimanere senza indagini né sanzioni.
Quali gruppi sono i più colpiti dalla repressione a Cuba?
I gruppi più colpiti dalla repressione a Cuba includono persone private della libertà, afrodiscendenti e difensori dei diritti umani. La repressione non fa distinzione tra oppositori politici e cittadini senza militanza politica.
Quali azioni sono state richieste alla comunità internazionale per affrontare la situazione dei diritti umani a Cuba?
Cubalex ha sottolineato l'urgenza affinché la comunità internazionale adotti un'azione coordinata che priorizzi la responsabilità e la protezione delle vittime. Si chiede un'intervento internazionale che garantisca giustizia e protezione per coloro che subiscono violazioni dei diritti umani a Cuba.
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