La riconosciuta attrice cubana Susana Pérez ha inviato un energico messaggio di supporto agli studenti universitari dell'isola che negli ultimi giorni hanno preso parte a proteste contro l'aumento delle tariffe di ETECSA. Attraverso un video diffuso sui suoi social, l'artista ha direttamente appellato alla gioventù, esortandola a non farsi paralizzare dalla paura né dalle narrazioni consumate del regime cubano.
Ragazzi, questo è il momento, non ce né un altro. Non importa quale sia la scintilla, che sia internet, che siano i blackout, che sia la fame, che sia la necessità, che sia la spazzatura che si trova per strada, che siano le zanzare, non importa, la scintilla può essere qualsiasi cosa, ma questo è nelle vostre mani, nelle mani di voi, ricordate che tutti i processi, anche questo di cui ci stiamo lamentando tanto, sono iniziati all'università, sono iniziati con giovani come voi”, ha detto l'attrice, ricordando che i grandi processi di cambiamento a Cuba hanno avuto il loro germoglio all'università.
En il suo messaggio, Susana Pérez ha lanciato un appello esplicito a non aspettarsi nulla da coloro che hanno sostenuto per decenni il fallimento del sistema. “Non aspettate che i vecchi, che le persone che hanno dedicato la vita e che non vogliono riconoscere di aver fallito, facciano ciò che potete fare voi. Questo è il momento, non sprecatelo. Non lasciatevi intimidire, non lasciatevi convincere da discorsi obsoleti, discorsi che ascoltiamo da 66 anni, questo è il momento, non ce n'è un altro e io vi sostengo”, ha concluso.
Proteste studentesche in aumento per l'aumento delle tariffe di ETECSA
Le dichiarazioni di Susana Pérez arrivano in un contesto di crescente malcontento sociale a Cuba. Gli studenti universitari di varie facoltà e università del paese si sono opposti fermamente all'aumento dei prezzi dei pacchetti di dati mobili annunciato da ETECSA, convocando addirittura uno sciopero docente per far valere le proprie rivendicazioni.
L'aumento delle tariffe, con prezzi che superano persino il salario minimo, il limite nelle ricariche di saldo e la dollizzazione di questi servizi che obbligano praticamente a dipendere dalle ricariche dall'estero sono stati un colpo diretto per tutta la popolazione cubana, in particolare per i giovani e i settori più vulnerabili.
La risposta del regime: negazione e minacce
La reazione del regime cubano è stata la consueta: evasiva di fronte alle rivendicazioni legittime, e repressione per coloro che alzano la voce. I media statali e i portavoce ufficiali mantengono il silenzio, minimizzano la portata delle proteste oppure le definiscono false e strumentalizzate da campagne mediatiche e continuano a sostenere il discorso trionfalista di sostegno al regime.
In parallelo, sono aumentate le denunce di minacce agli studenti da parte dei dirigenti delle università e anche della Sicurezza dello Stato.
Domande frequenti sulle proteste studentesche a Cuba contro l'aumento delle tariffe di ETECSA
Perché gli studenti cubani stanno protestando contro ETECSA?
Gli studenti cubani stanno protestando contro ETECSA a causa dell'aumento recente delle tariffe nei servizi di telecomunicazioni, noto come "tarifazo". Questo aumento ha generato un forte malcontento perché limita l'accesso a internet e rende i servizi inaccessibili per molti, specialmente in un contesto in cui lo stipendio medio a Cuba si aggira intorno ai 20 dollari al mese. Le proteste riflettono la frustrazione verso un sistema che perpetua la disuguaglianza e il controllo sociale.
Cosa ha detto Susana Pérez sulle proteste studentesche a Cuba?
La attrice cubana Susana Pérez ha inviato un messaggio energico di supporto agli studenti universitari di Cuba che protestano contro l'aumento delle tariffe di ETECSA. Susana Pérez ha esortato i giovani a non farsi convincere da discorsi obsoleti del regime cubano e a non aspettarsi nulla da coloro che hanno sostenuto il sistema per decenni. Ha sottolineato che questo è il momento del cambiamento e che la gioventù ha il potere di generare trasformazioni significative.
Qual è stata la risposta del governo cubano di fronte alle proteste per l'aumento delle tariffe di ETECSA?
La risposta del regime cubano è stata evasiva e repressiva di fronte alle proteste studentesche. Il governo ha scelto di minimizzare l'ampiezza delle proteste, definendole campagne mediatiche esterne, e ha mantenuto il suo discorso trionfalistico di sostegno al regime. Inoltre, ci sono state denunce di minacce agli studenti da parte di dirigenti universitari e della Sicurezza dello Stato.
Quali misure ha preso ETECSA in risposta alle critiche per l'aumento delle tariffe?
ETECSA ha giustificato l'aumento delle tariffe come una necessità per iniettare valuta nell'azienda a causa del suo alto indebitamento. In risposta alle critiche, ETECSA ha offerto agli universitari due ricariche mensili in valuta nazionale, ma questa misura è stata considerata insufficiente dagli studenti. L'azienda sostiene che l'aumento sia necessario per mantenere la qualità del servizio, anche se molti lo vedono come un tentativo di perpetuare la disuguaglianza attraverso una dollarizzazione dei suoi servizi.
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