Ganaderos a Las Tunas senza cibo per gli animali, con pagamenti non effettuati e in balia dei ladri

Le autorità riconoscono l'abbandono del settore, mentre i produttori denunciano mancati pagamenti, denutrizione del bestiame, mancanza di supporto istituzionale e furti costanti di capi nelle loro fattorie.


La zootecnia a Las Tunas sta attraversando una delle sue peggiori crisi: mancanza di cibo per gli animali, crediti non pagati accumulati e furti costanti di bovini fanno parte del dramma che affrontano i produttori del settore.

Così lo ha riconosciuto lo stesso vice primo ministro cubano, Jorge Luis Tapia Fonseca, durante un recente incontro con i produttori di bestiame della provincia, ha riportato il giornale ufficiale Periódico 26.

Tapia ha avuto uno scambio con una cinquantina di produttori dei sette municipi tuneri, dove è emersa la gravità dell'abbandono istituzionale a cui è stata sottoposta l'attività zootecnica.

Secondo le sue stesse parole, “anche se ci sono molteplici danni materiali, nell'allevamento si smettono di svolgere lavori vitali”.

Tra i problemi più gravi, ha menzionato la scarsa commercializzazione di stalloni per la riproduzione, l'insufficienza nella semina di alimenti per animali, la mancanza d'acqua e la dismotivazione tra i giovani a entrare nel settore e a formarsi in specialità legate all'attività.

Il dirigente ha riconosciuto, inoltre, che si è persa la cultura dell'allevamento, con poche nascite e un numero crescente di decessi per denutrizione.

A questo si aggiungono i furti di bestiame, che avvengono sia di giorno che di notte, e che hanno messo i produttori in una situazione di estrema vulnerabilità.

Vari diversi allevatori hanno colto l'occasione dell'incontro per denunciare l'abbandono da parte delle aziende agroindustriali, dei consigli direttivi delle cooperative e di altri organismi statali.

Hanno anche lamentato che l'azienda di prodotti lattiero-caseari deve loro diversi mesi di pagamento per il latte, il formaggio e il trasporto di questi alimenti.

Nel frattempo, il Centro di Controllo Zootecnico li multa eccessivamente se perdono animali a causa di sacrificio o furto.

Hanno anche riferito che i tempi per l'ampliamento delle terre per coloro che possiedono già più di dieci vacche sono molto lunghi, limitando le possibilità di crescita e sostenibilità delle aziende agricole.

La zootecnia a Cuba attraversa una profonda crisi strutturale, evidenziata da una preoccupante serie di irregolarità e reati che colpiscono sia la produzione che la sicurezza dei produttori.

Una auditazione nazionale ha rivelato a febbraio 2025 che sono state rilevate oltre 180.000 irregolarità nel controllo del patrimonio bovino, inclusi nascite non dichiarate, animali scomparsi, vendite illecite e decessi non documentati.

Questa situazione riflette il caos amministrativo del settore e l'incapacità dello Stato di mantenere il controllo effettivo sulla produzione zootecnica nel paese.

In parallelo, gli effetti economici del collasso zootecnico si sono fatti sentire anche nell'industria di trasformazione. Recentemente, è stato segnalato che l'azienda Río Zaza ha interrotto la produzione a causa di una debito accumulato di 150 milioni di pesos con i produttori, una prova contundente dell'impossibilità di pagamento istituzionalizzata che aggrava la mancanza di incentivi per i produttori e mette a rischio la catena di approvvigionamento di latticini e carne.

La mancanza di sicurezza è diventata anche un fattore significativo. Un recente reportage ha riflesso la disperazione di molti agricoltori, come un anziano di Las Tunas che ha deciso di vendere il suo bestiame a causa del costante timore di furto e sacrificio illegale, una pratica che non solo influisce sui suoi guadagni, ma rappresenta anche una perdita diretta per il già ridotto gregge nazionale.

A questa allarmante situazione si aggiunge la proliferazione di reti criminali dedicate al sacrificio illegale di bestiame, come quella smantellata dal MININT a Santa Clara lo scorso marzo, dove sono state sequestrate oltre 300 libbre di carne lavorata clandestinamente.

L'aumento di queste attività non solo riflette l'inefficacia dei controlli statali, ma anche la pressione di una crisi alimentare generalizzata che spinge settori della popolazione verso pratiche illegali per sopravvivere.

Domande frequenti sulla crisi zootecnica e criminale a Las Tunas, Cuba

Quali sono i principali problemi che affrontano gli allevatori a Las Tunas?

Gli allevatori a Las Tunas devono affrontare una mancanza di cibo per gli animali, ritardi nei pagamenti accumulati e furti costanti. Inoltre, c'è una scarsa commercializzazione di stalloni per la riproduzione, insufficienza nella semina di alimenti per animali, mancanza d'acqua e disinteresse tra i giovani per lavorare nei campi.

In che modo l'aumento della criminalità sta influenzando l'allevamento di bestiame a Las Tunas?

L'aumento della criminalità a Las Tunas ha intensificato i furti di bestiame, mettendo i produttori in una situazione di vulnerabilità estrema. Con oltre il 40% dei reati che colpiscono il bestiame, la sicurezza delle bovine è un problema costante per i pastori.

Quali misure ha adottato il governo cubano in risposta ai problemi zootecnici a Las Tunas?

Il governo cubano ha promesso un maggiore controllo e sanzioni severe contro i responsabili dei furti di bestiame, ma la mancanza di azioni concrete ed efficaci continua a essere una preoccupazione. L'inefficienza delle misure di sicurezza e del controllo statale è stata riconosciuta persino da funzionari del governo.

Perché i giovani a Las Tunas sono demotivati a lavorare nell'allevamento?

La demotivazione tra i giovani a lavorare nell'agricoltura a Las Tunas è dovuta alla mancanza di incentivi economici, all'abbandono istituzionale e alle difficili condizioni di lavoro. Questi fattori rendono il settore poco attraente per le nuove generazioni.

Qual è l'impatto economico dei mancati pagamenti nell'allevamento di Las Tunas?

I debiti nel settore zootecnico di Las Tunas influiscono gravemente sulla sostenibilità economica degli allevatori, che non ricevono i pagamenti per il latte e il formaggio forniti. Questo limita la loro capacità di investire nel miglioramento delle loro aziende e contribuisce alla crisi del settore.

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Redazione di CiberCuba

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