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Un donativo di lenzuola e asciugamani inviato dalla Malesia per le famiglie colpite nel Oriente di Cuba dopo il passaggio dell'uragano Melissa è arrivato questo mercoledì a Cuba.
Calificato dalla stampa ufficiale come “piccolo” e “modesto”, il donativo è destinato a “famiglie di qualche comunità dell'oriente cubano dove è andato tutto perso” a causa delle inondazioni associate al fenomeno meteorologico.
La ambasciatrice cubana Yadira Ledesma ha assicurato che la spedizione riflette“sostegno, affetto e ammirazione per la resistenza”del popolo cubano e ha ringraziato la partecipazione di amici di Cuba in Malesia, medici malesi laureati nell'isola, cubani residenti e la collaborazione dell'Ambasciata di Cuba nei Paesi Bassi per concretizzare il progetto umanitario.
Secondo la diplomatica, concretizzare l'aiuto ha comportato superare “innumerevoli difficoltà” che ha attribuito agli ostacoli derivanti dalle sanzioni associate al "blocco" economico, finanziario e commerciale degli Stati Uniti, che ha descritto come “quasi insormontabili”.
In questa linea, ha affermato che “abbiamo quasi dovuto fare magia per realizzarlo”, mentre ha difeso che il popolo “ne ha bisogno e lo merita”.
Il donativo consiste in lenzuola e asciugamani e sottolinea nuovamente che il gesto, sebbene “modesto”, mira a sostenere coloro che sono stati colpiti.
L'ambasciatrice ha concluso con un desiderio: che "su quelle lenzuola continuino a essere tessuti i sogni di una Cuba migliore".
Un altro invio è recentemente arrivato a Cuba: una donazione proveniente da Martinica che è giunta a Santiago di Cuba con 14,5 tonnellate di medicinali, alimenti, vestiti e articoli di prima necessità, destinati anche a supportare la popolazione colpita dall'uragano Melissa, secondo la stampa ufficiale.
Il carico includerebbe medicine, articoli per l'igiene e giocattoli per bambini, e si citano dichiarazioni delle autorità locali sulla loro distribuzione e utilità, specialmente nel settore della salute.
Tuttavia, la realtà delle donazioni è un'altra. Molteplici segnalazioni da parte di cubani hanno messo in evidenza aiuti che arrivano incompleti, in cattivo stato o che non raggiungono coloro che ne hanno realmente bisogno, in mezzo a processi descritti come opachi.
Recentemente, un presunto aiuto sociale a un anziano di 86 anni nel municipio di San Luis, Santiago di Cuba, ha scatenato un'onda di indignazione tra vicini, familiari e utenti sui social media, evidenziando ancora una volta il fallimentare sistema di assistenza dello Stato e il trattamento umiliante riservato alle persone in estrema vulnerabilità.
Il caso è stato denunciato dal giornalista indipendente Yosmany Mayeta Labrada, che ha informato che Roberto Flores Baños, residente nella comunità di Leonor, Dos Caminos di San Luis, ha ricevuto una “donazione” gestita da una lavoratrice sociale, composta unicamente da una giacca logora e un pantalone vecchio, entrambi con macchie e rotture visibili.
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