Carlos Giménez: “Il popolo venezuelano sarà eternamente grato al presidente Trump”



Carlos Giménez sostiene le nuove misure di Trump contro il Venezuela, sottolineando il blocco petrolifero e il rafforzamento delle deportazioni. Critica il governo di Maduro, definendolo un regime narco.

Carlos Giménez/Donald TrumpFoto © Collage di X/@RepCarlos/Flickr/Gage Skidmore

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Il congressista cubano-americano Carlos Giménez ha celebrato pubblicamente le nuove misure annunciate dal presidente Donald Trump contro il Venezuela, incluso un blocco petrolifero totale e il rafforzamento delle deportazioni, e ha assicurato che il popolo venezuelano “sarà eternamente grato” al leader statunitense.

In una serie di pubblicazioni su social media X, il legislatore repubblicano ha definito il presidente venezuelano Nicolás Maduro un “dittatore narcoterrorista” e ha affermato che il suo Governo e il cosiddetto Cartello dei Sole “devono essere relegati all'oblio”.

“Supporto pienamente il blocco petrolifero del presidente Trump e tutte le operazioni militari per proteggere gli Stati Uniti da questi bulli,” ha scritto Giménez.

In quello stesso messaggio, il congresista ha paragonato un eventuale collasso del governo di Maduro a un fatto storico di grande magnitudine: "Il crollo del cartello narcoterrorista di Maduro sarà l'equivalente in questo emisfero della caduta del Muro di Berlino".

“È arrivata l'ora” e la fine della “narcodittatura”

In un altro post, Giménez ha condiviso un post dello stesso Trump accompagnato dalla frase “È ORA”, rafforzando il suo sostegno all'offensiva politica ed economica di Washington contro Caracas.

Inoltre, ha insistito nello stesso messaggio scrivendo: “Niente può fermare l'inevitabile: la fine della narcodittatura terrorista di Nicolás Maduro in Venezuela”.

Le dichiarazioni del congresista arrivano poche ore dopo che Trump ha annunciato nuove sanzioni e misure punitive contro il regime venezuelano.

Trump ordina un blocco totale del petrolio

In un messaggio pubblicato martedì sulla sua rete sociale Truth Social, il presidente Trump ha annunciato un blocco petrolifero “totale e completo” contro il Venezuela, assicurando che il petrolio del paese sudamericano sarebbe utilizzato per finanziare attività criminali.

“Oggi ordino un blocco totale e completo di tutti i petroliere autorizzati che entrano e escono dal Venezuela”, ha affermato Trump, che ha accusato il regime di Maduro di finanziare il narcoterrorismo, il traffico di esseri umani, omicidi e sequestri con risorse energetiche.

Il mandatario ha inoltre assicurato che il Venezuela è “completamente circondato” da forze militari e ha avvertito che la pressione continuerà fino a quando il paese non restituirà agli Stati Uniti “tutto il petrolio, le terre e altri beni” che, ha affermato, sono stati rubati in passato. Trump ha ribadito di considerare il governo di Maduro un “regime illegittimo” e lo ha qualificato come un'organizzazione terroristica straniera.

Indurimento delle deportazioni

L'annuncio presidenziale include anche un inasprimento della politica migratoria, con un'enfasi sulla deportazione accelerata di immigrati che Trump ha definito “illegali e criminali”. Secondo il presidente, queste persone sarebbero state inviate negli Stati Uniti dal governo venezuelano durante l'amministrazione di Joe Biden, e la loro restituzione starebbe già avvenendo “a un ritmo accelerato”.

Sebbene Trump non abbia specificato i meccanismi legali né l'impatto immediato di queste misure, il messaggio rappresenta un'ulteriore escalation politica e retorica contro Caracas, con possibili ripercussioni sui mercati energetici, sulla sicurezza regionale e sui flussi migratori provenienti dall'America del Sud e dai Caraibi.

Le parole di Carlos Giménez riflettono il sostegno di un settore del Partito Repubblicano alla strategia di massima pressione della Casa Bianca, in un contesto di alta tensione geopolitica nel emisfero.

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