Dopo il ridimensionamento del plenaria del PCC, anche l'Assemblea Nazionale riduce la sua sessione a un solo giorno e in videoconferenza



I deputati dovranno approvare nella loro sessione virtuale diversi decreti legge e progetti, come la nuova Legge sulla Scienza, Tecnologia e Innovazione e il calendario legislativo del 2026.

Sessione dell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare a Cuba, dicembre 2024 (Immagine di Riferimento).Foto © Facebook/Asamblea Nacional Cuba

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Appena poche ore dopo che il Partito Comunista di Cuba (PCC) ha annunciato che il suo XI Pleno si ridurrà a una sola giornata virtuale a causa della "complessa situazione" del paese, il Consiglio di Stato ha deciso che l'Assemblea Nazionale si riunirà anch'essa solo per un giorno e per videoconferenza il prossimo 18 dicembre.

Il Parlamento aveva previsto un programma più ampio, ma il riadattamento conferma che anche le più alte strutture dello Stato stanno operando in modalità ridotta.

La decisione, presa durante la sessione ordinaria del Consiglio di Stato presieduta da Esteban Lazo, arriva in un contesto segnato da blackout, mancanza di carburante, inflazione incontrollata e un crescente malessere sociale. Il Governo ha giustificato il taglio sottolineando la gravità del momento che il paese sta vivendo.

L'annuncio si aggiunge alla riduzione dell'XI Pleno del PCC, inizialmente previsto per due giorni e che alla fine si svolgerà solamente il 13 dicembre, sempre in videoconferenza.

Il Buró Politico ha affermato che il cambiamento cerca di mantenere i principali quadri "alla base", gestendo i problemi, oltre a ridurre le spese finanziarie e materiali. Tuttavia, sui social media, molti cubani hanno messo in discussione l'utilità reale di questi incontri e hanno chiesto "lavoro e soluzioni", non più riunioni senza risultati.

Mentre gli organi politici e legislativi rivedono le proprie agende, il Consiglio di Stato ha anche esaminato i progressi del cosiddetto “Programma di Governo per correggere le distorsioni e rilanciare l'economia”, un processo che il governo presenta come un meccanismo di partecipazione popolare e che ha accumulato oltre 6.300 riunioni e quasi 13.000 proposte. Sebbene il governo insista sulla “trascendenza” del processo, la popolazione continua ad attendere misure concrete che allevino la vita quotidiana.

I deputati dovranno approvare nella loro sessione virtuale diversi decreti-legge e progetti come la nuova Legge su Scienza, Tecnologia e Innovazione e il cronogramma legislativo del 2026.

Tuttavia, ciò che pesa di più per molti cubani non sono le leggi annunciate, ma il messaggio che trasmette questo nuovo taglio istituzionale, con un paese in cui neppure il Parlamento può riunirsi con regolarità, mentre la popolazione affronta interruzioni di corrente senza preavviso, mancanza di gas per cucinare e un deterioramento generalizzato delle condizioni di vita.

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Redazione di CiberCuba

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