Trump agli emigranti: "Se non condividi i nostri valori, non contribuisci all'economia e non ti integri, non ti vogliamo."



"Per la prima volta in 50 anni abbiamo una migrazione inversa: più posti di lavoro, salari migliori e redditi più elevati per gli statunitensi, non per gli emigranti illegali."

Donald TrumpFoto © X / La Casa Bianca

Il presidente Donald Trump ha tenuto un discorso duro in Pennsylvania sull'immigrazione e l'economia, nel quale ha sottolineato che gli Stati Uniti devono riservarsi per coloro che condividono i valori nazionali, si integrano e contribuiscono all'economia.

In oltre 40 minuti di intervento, Trump ha affermato ripetutamente che la sua amministrazione sta invertendo tendenze precedenti e che i benefici economici ricadono ora "sui cittadini americani".

"Se non condividi i nostri valori, non contribuisci alla nostra economia né ti integri nella nostra società, non ti vogliamo nel nostro paese!", ha affermato, secondo il testo diffuso dalla Casa Bianca sul suo account di X.

Il mandatario ha attribuito alle sue politiche un miglioramento economico che, secondo la sua versione, ha aumentato l'occupazione per gli americani.

"Prima di assumere l'incarico, il 100% di tutti i nuovi posti di lavoro netti era destinato a immigrati e senza documenti. Da quando ho assunto l'incarico, il 100% di tutta la creazione netta di posti di lavoro è destinato a cittadini statunitensi", ha assicurato.

Trump è stato categorico nell'affermare che ora ci sono più americani che lavorano che in qualsiasi altro momento della storia del paese.

"Per la prima volta in 50 anni, ora abbiamo una migrazione inversa, il che significa più posti di lavoro, salari migliori e redditi più alti per i cittadini statunitensi, non per gli immigrati clandestini," ha sottolineato.

Ha anche insistito sul fatto che il suo governo "ha costruito la maggiore economia della storia" e che sta raggiungendo "prezzi più bassi, salari più alti".

Secondo la Casa Bianca, l'amministrazione ha ridotto l'inflazione al 2,7% dal "5% ereditato", un'affermazione che il presidente ha utilizzato per richiedere sostegno elettorale in vista delle elezioni di metà mandato del 2026.

Nel medesimo comizio, Trump ha rivendicato un linguaggio provocatorio già noto, mettendo in dubbio ad alta voce perché, secondo lui, gli Stati Uniti "accettano solo gente da paesi di merda", e suggerendo che preferirebbe portare "gente dalla Norvegia, dalla Svezia... dalla Danimarca".

Inoltre, ha promesso una "pausa permanente nella migrazione del Terzo Mondo", elencando paesi come Afghanistan, Haiti e Somalia tra quelli che, a suo avviso, dovrebbero essere esclusi.

Il presidente ha presentato così una visione di immigrazione selettiva che, accompagnata dalla sua retorica aggressiva, cerca di sottolineare la priorità dei cittadini nel poter accedere a lavori e risorse.

Le sue frasi più polemiche riaprono la discussione pubblica su razzismo e xenofobia nel discorso politico, che storicamente hanno suscitato critiche da parte di organizzazioni per i diritti umani e leader internazionali, e che si presentano come parte della sua strategia per mobilitare la sua base.

Trump ha cercato di mescolare trionfalismo economico con avvertimenti politici: "La nostra nazione è forte, l'America è di nuovo rispettata e gli Stati Uniti sono tornati", ha proclamato, mentre invitava a votare per i repubblicani nelle prossime elezioni di medio termine.

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