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Il presidente Donald Trump, insieme al Partito Repubblicano, sta portando avanti un'offensiva presso la Corte Suprema degli Stati Uniti per eliminare una legge che limita la spesa coordinata tra i partiti politici e i candidati durante le campagne elettorali.
Secondo quanto riportato dall'agenzia Associated Press, i giudici conservatori della corte suprema hanno mostrato disponibilità a revocare una decisione giudiziaria di oltre due decenni fa che mantiene questi limiti.
Il caso è stato presentato dai comitati repubblicani della Camera dei Rappresentanti e del Senato, con il sostegno dell'amministrazione Trump.
La norma, in vigore da oltre 50 anni, mira a evitare che grandi donatori eludano i limiti di contribuzione individuale canalizzando denaro attraverso i partiti.
Tuttavia, i repubblicani sostengono che queste restrizioni violano la libertà di espressione politica e danneggiano la competizione elettorale.
Durante l'udienza, i giudici Samuel Alito, Brett Kavanaugh e Clarence Thomas si sono mostrati scettici riguardo alla validità dei limiti, mentre i tre magistrati liberali hanno difeso la loro importanza per frenare l'influenza del denaro privato nella politica.
Gli altri membri conservatori del tribunale —John Roberts, Amy Coney Barrett e Neil Gorsuch— hanno evitato di rivelare la loro posizione, anche se il loro percorso suggerisce che potrebbero allinearsi con la maggioranza conservatrice.
Se la Corte elimina la norma, i partiti potrebbero spendere somme illimitate in supporto diretto ai loro candidati, il che amplierebbe il potere finanziario del Partito Repubblicano in vista delle prossime elezioni.
I democratici, da parte loro, hanno chiesto alla Corte Suprema di mantenere le restrizioni per evitare una maggiore concentrazione del potere politico nelle mani di grandi donatori e corporazioni.
De concretizzarsi la sentenza, gli Stati Uniti entrerebbero in una nuova fase del finanziamento elettorale, in cui il denaro per le campagne tornerebbe a circolare senza controlli significativi, ricordando l'impatto della storica sentenza Citizens United del 2010, che ha aperto la porta alla spesa politica illimitata da parte di gruppi esterni.
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