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Le autorità de L'Avana hanno schierato 77 brigate di netturbini, con circa 600 lavoratori, come parte di un'operazione speciale di igienizzazione della capitale in vista del 506° anniversario della città, che si celebra il 16 novembre.
Il piano è stato proposto in una riunione con le autorità dell’Avana, guidata dal governante Miguel Díaz-Canel, insieme al primo ministro Manuel Marrero, al vicepresidente Salvador Valdés Mesa e ad altri dirigenti.
Il obiettivo dichiarato è "migliorare" la raccolta dei rifiuti solidi urbani e la pulizia delle principali strade, piazze e zone ad alto transito, in mezzo a una crisi dei rifiuti che ha generato forti critiche da parte dei cittadini.
Nel incontro è stato sottolineato che, nell'ultima settimana, sono stati impiegati 93.043 litri di combustibile per trasportare 96.500 metri cubi di rifiuti, il che, secondo il rapporto ufficiale, riflette una "maggiore efficienza" nell'uso delle risorse riducendo l'indice di consumo da 1,05 a 0,96 litri per metro cubo.
Le nuove brigate di spazzamento si concentreranno “in un primo momento” sulle s principali vie dei 15 municipi, così come su piazze e zone considerate rilevanti per il traffico e la vita sociale.
Il recupero del “mestiere emblematico del netturbino” include, secondo il rapporto, la riabilitazione dei loro carrelli, la rivalutazione salariale e la garanzia di alimentazione, uniformi, mezzi di protezione e strumenti di pulizia, come parte di un tentativo di “dignificare” quel lavoro nella capitale.
In parallelo, le autorità hanno definito "incoraggiante" il fatto che in alcuni consigli popolari cominci a diffondersi la disciplina secondo cui le famiglie portano fuori la spazzatura solo quando passa il camion della raccolta, anche se hanno avvertito che questa abitudine dipende dal rispetto rigoroso degli orari di raccolta.
Díaz-Canel ha sottolineato che la stabilità del servizio sarà possibile solo se verranno mantenuti la sistematizzazione e il controllo rigoroso delle rotte, e ha chiesto puntualità nei percorsi per guadagnare "comprensione e sensibilità" da parte della popolazione.
Il rapporto ha incluso anche un capitolo sul contrasto al crimine e alle indiscipline sociali nei grandi discariche: è stata riportata l'applicazione di 1.159 multe, per un valore superiore a 500.000 pesos, l'arresto di persone dedite illegalmente alla raccolta di materie prime e lavorate a causa della diffusione di epidemie, nonché ispezioni domiciliari e la demolizione di baracche utilizzate per immagazzinare articoli estratti dai “boti” della spazzatura.
Inoltre, è stata riportata la riabilitazione dei crematori a Santiago de las Vegas e Guanabacoa, il funzionamento delle attrezzature a Berroa e le riparazioni in 22 delle 24 strutture funebri della capitale, così come azioni di pulizia in 16 cimiteri municipali, all'interno di un programma di miglioramento dei Servizi Necrologici.
Il dispiegamento dei 600 netturbini avviene in un contesto segnato dalla cosiddetta “Operazione Pulizia”, guidata da soldati, ufficiali e lavoratori civili delle Forze Armate Rivoluzionarie (FAR) per "migliorare" le condizioni igieniche della capitale, e dalla “Operazione Campana”, un piano pilota di raccolta notturna dei rifiuti in zone con servizio elettrico interrato.
Tuttavia, la mancanza di risorse strutturali e l'inefficacia accumulata hanno finora impedito una soluzione sostenibile al problema dei rifiuti urbani a L'Avana.
Mientras il quotidiano ufficiale Granma ha affermato che la capitale si sta muovendo verso un “modello di città intelligente e sostenibile”, gli habaneri rispondono con immagini di contenitori stracolmi, spazzatura nelle strade e sui marciapiedi, edifici in rovina e un trasporto caotico, mettendo in contrapposizione la retorica ufficiale con la realtà quotidiana.
La convocazione del portale Cubadebate per celebrare il 506° anniversario dell'Avana ha scatenato un'ondata di commenti critici e sarcastici, in cui molti abitanti hanno ricordato di vivere in una città dove il governo “non è in grado di raccogliere i rifiuti, garantire un trasporto minimamente efficiente o un semplice paracetamolo”.
En campo sanitario, il rapporto ufficiale sostiene che nella capitale si osserva una diminuzione dei casi febbrili e un aumento delle indagini, insieme all'incremento delle azioni antivettoriali: si prevede che più di 1.500 operatori della campagna contro la zanzara entrino in azione e che il numero di "bazucas" di fumigazione passi da circa 450 a oltre 750, con l'obiettivo di coprire oltre l'82% dei locali in due settimane.
Tuttavia, la stessa situazione ambientale della città — contrassegnata da microdiscariche e acque stagnanti — ha favorito l'espansione di vettori e malattie, rendendo l'igienizzazione una questione particolarmente delicata per i residenti.
Con il 506° anniversario dell'Avana come sfondo, l'annuncio delle 77 brigate di netturbini mira a trasmettere il messaggio che "quando c'è impegno e controllo, si ottengono risultati".
Tuttavia, per molti abitanti di La Habana, la vera sfida sarà verificare se questo dispiegamento si manterrà oltre la data simbolica e se la pulizia della città smetterà di essere un'operazione d'emergenza per diventare un servizio stabile ed efficiente, all'altezza delle esigenze di un'urbana che, nonostante la sua storia e attrattiva, da anni vive una profonda crisi di gestione urbana.
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