La Habana Vieja costringe i residenti a portare i loro rifiuti direttamente al camion: dubbi, lamentele e derisioni per la nuova “esperienza”

Il governo municipale annuncia che, a partire da lunedì 17, i residenti e le attività commerciali dovranno esporre i rifiuti solo quando passerà il camion. La misura scarica responsabilità sulla popolazione e genera critiche immediate. I vicini mettono in dubbio cosa faranno gli anziani e prefigurano il fallimento dell'iniziativa.

I cittadini insistono sul fatto che raccogliere i rifiuti porta a porta è un dovere del governoFoto © CiberCuba

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Il governo del municipio dell'Avana Vecchia prevede di implementare a partire da lunedì 17 novembre un sistema secondo cui i residenti e le attività commerciali dovranno portare i propri rifiuti direttamente al camion e non lasciarli in strada, una decisione che provoca disagi, dubbi e sarcasmi tra i residenti.

L'annuncio, pubblicato sulla pagina di Facebook del Consiglio dell'Amministrazione Municipale, stabilisce che la popolazione e gli attori economici dovranno esporre i propri rifiuti solidi solamente quando passa il camion, in un orario fissato a partire dalle 19:00.

Captura di Facebook/CAM Habana Vieja

La misura sarà applicata in tratti specifici dei consigli popolari di Prado, Plaza Vieja, Belén, San Isidro, Jesús María e Tallapiedra.

Il messaggio ufficiale lo presenta come un'iniziativa “per la mia Avana pulita” e in occasione del 506° anniversario della città.

Tuttavia, la reazione dei cittadini è stata immediata e caratterizzata da una forte critica.

Immagine: Facebook/CAM Habana Vieja

Yosmany Ogbe Tuá ha risposto a un commento ottimista mettendo in discussione la logica della decisione: “raccogliere i rifiuti porta a porta è un dovere del governo. Non doverli portare via. Che mancanza di tutto”.

Altri vicini hanno deriso la proposta. “Si può cambiare il nome in ‘il viale della mia spazzatura e io’?”, ha ironizzato Jenny Mosquera.

“Attenzione agli spoiler: nemmeno questo funzionerà”, ha aggiunto Carlos Alb Prieto, mentre Yuniet Fernández Blanco ha chiesto se fosse necessario “chiedere l'ultimo per buttare la spazzatura o prenotare un turno per una APK”.

Ma ci sono state anche domande di fondo: “Come faranno gli anziani senza il sostegno della famiglia? E quelli che vivono al terzo piano?”, ha chiesto Ismara Rodríguez, sottolineando un problema che l'annuncio ufficiale ignora completamente.

Alcuni utenti hanno ricordato esperienze fallite. Anita Iglesias ha menzionato un tentativo simile a Cayo Hueso, dove il camion ha smesso di passare dopo pochi giorni: “Qui non c'è fixatore né organizzazione, e le persone sono sempre più indisciplinate e indolenti.”

Il discredito della nuova "esperienza" è riassunto in un commento: "Dovete prendere acido folico per vedere se avete un'idea che sia logica".

Havana affronta una grave crisi nella gestione dei rifiuti, con montagne di spazzatura che si accumulano per le strade, creando insalubrità e rischi per la salute pubblica.

Le autorità hanno cercato di attuare operazioni di pulizia, ma la mancanza di risorse e l'inefficacia delle misure adottate hanno impedito una soluzione sostenibile.

Soldati, ufficiali e lavoratori civili delle Forze Armate Rivoluzionarie (FAR) guidano da settimane la cosiddetta “Operazione Pulizia”un'azione volta a migliorare le condizioni igieniche della capitale.

Il dispiegamento militare coincide con il lancio della “Operazione Campana”, un piano pilota per la raccolta notturna dei rifiuti in aree con servizio elettrico sotterraneo, ha precisato l'Assemblea Municipale del Potere Popolare di Centro Habana in un post su Facebook.

Días fa, un articolo del giornale ufficiale Granma ha affermato che la capitale cubana sta avanzando verso un modello di città intelligente e sostenibile, attraverso l'integrazione di strumenti digitali, una gestione efficiente delle risorse e la partecipazione dei cittadini, con la tecnologia a servizio delle persone.

Sin embargo, la pubblicazione ha suscitato una serie di interrogativi, mediante il contrasto tra la fantasia ufficiale e la cruda realtà che vivono gli habaneros, che si trovano in una città il cui governo è incapace di raccogliere i rifiuti, garantire un trasporto minimamente efficiente o fornire un paracetamolo.

La recente convocazione diffusa dal portale ufficiale Cubadebate su Facebook per celebrare i 506 anni dell'Avana, il 16 novembre, ha scatenato un'ondata di commenti critici e sarcastici da parte dei cubani che hanno denunciato il degrado, la spazzatura e le cadute che caratterizzano la vita quotidiana nella capitale.

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