Bruno Rodríguez afferma che Marco Rubio “si incontra con delinquenti” dopo il suo incontro con José Daniel Ferrer

Il cancelliere del regime cubano, Bruno Rodríguez, ha attaccato Marco Rubio dopo il suo incontro con l'oppositore José Daniel Ferrer, accusandolo di supportare "delinquenti" e di mantenere un'"agenda corrotta".

José Daniel Ferrer (I) e Marco Rubio (D)Foto © X / @SecRubio

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Il ministro degli Affari Esteri del regime cubano, Bruno Rodríguez Parrilla, ha attaccato giovedì il segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio, dopo il suo incontro a Washington con l'oppositore José Daniel Ferrer, recentemente arrivato in esilio forzato.

Rodríguez ha pubblicato sul suo profilo di X un messaggio in cui accusa Rubio di incontrarsi con “delinquenti, abusatori di donne e violatori dei diritti umani”, in riferimento a Ferrer e ad altri attivisti cubani esiliati.

“No sorprende che il Segretario di Stato degli Stati Uniti si incontri con delinquenti, abusatori di donne e vulnerabili, noti violatori dei diritti umani, simulatori che si autoflagellano per incolpare gli altri, e che si travestono da ‘oppositori’ per arricchirsi con i soldi dei contribuenti statunitensi, che lo stesso Segretario regala apertamente,” ha scritto il funzionario del regime.

Il cancelliere ha aggiunto che quella presunta politica fa parte di "un'agenda corrotta e fraudolenta che persegue la sofferenza del popolo cubano, ma che continuerà a fallire".

Le dichiarazioni di Rodríguez rispondono al recente incontro nella capitale statunitense tra Marco Rubio e José Daniel Ferrer, leader dell'Unione Patriottica di Cuba (UNPACU), durante il quale il alto funzionario americano ha ribadito il sostegno di Washington per la libertà e la democrazia nell'isola.

Durante l'incontro, Rubio ha sottolineato “il coraggio e la resilienza di Ferrer di fronte alla repressione del regime cubano e il trattamento spietato nei suoi confronti e della sua famiglia”, come riportato dal Dipartimento di Stato.

Il segretario ha inoltre sottolineato che gli Stati Uniti continueranno a sostenere gli attivisti cubani e richiederanno la responsabilità per le violazioni dei diritti umani commesse dal regime.

Ferrer, da parte sua, ha denunciato la crisi umanitaria nell'oriente di Cuba dopo il passaggio dell'uragano Melissa e ha chiesto che l'aiuto internazionale venga canalizzato direttamente attraverso la Chiesa cattolica, senza l'intermediazione delle istituzioni statali controllate dal regime.

L'oppositore è stato ricevuto anche dal congressista Mario Díaz-Balart, che ha incontrato un gruppo di ex prigionieri politici, tra cui Ana Lázara Rodríguez, Ángel de Fana, Maritza Lugo e il rapper El Funky, in un incontro in cui è stato ribadito l'impegno a mantenere la pressione internazionale per la liberazione dei più di 1.100 prigionieri politici che rimangono nelle carceri cubane.

L'offensiva verbale di Bruno Rodríguez riflette la linea abituale del regime cubano di fronte ai contatti tra i leader dell'opposizione e funzionari statunitensi, ai quali accusa di “ingerenza” mentre evita di riconoscere il deterioramento dei diritti e delle libertà all'interno del paese.

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