“Un paese che normalizza il dolore non può definirsi umano”: BAC-Habana condanna le lotte tra galli a Cuba

Bienestar Animal Cuba, nel suo capitolo habanero, ha denunciato che il regime cubano avalla le lotte di galli con il supporto di un'azienda statale, definendo queste pratiche come atti di crudeltà istituzionalizzata.

Pugilato di galli (Immagine correlata)Foto © Wikimedia Commons

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La organizzazione animalista Bienestar Animal Cuba, nel suo capitolo habanero (BAC-Habana), ha denunciato questo lunedì la continuità delle lotte tra galli a Cuba, una pratica che, lontana dall'essere clandestina, gode del sostegno di enti statali e dell'omissione delle autorità.

Nella pubblicazione di denuncia, realizzata su Facebook, l'aggregazione ha affermato che “un paese che normalizza il dolore non può definirsi umano”, in riferimento alla violenza istituzionalizzata che rappresentano questi spettacoli.

Captura Facebook / BAC-Habana

La denuncia è emersa dopo segnalazioni dal comune di Encrucijada, a Villa Clara, dove i residenti affermano che i combattimenti tra galli si moltiplicano senza controllo né sanzioni.

Secondo BAC-Habana, non solo le combattimenti sono tollerati, ma sono anche avallati dall'impresa statale ALCONA S.A., appartenente al Gruppo Imprenditoriale Flora e Fauna, istituzione che è stata legata a una delle figure storiche del vertice del regime cubano, il comandante Guillermo García Frías.

Dalla finca Alcona, nella periferia de L'Avana, si allevano galli pregiati, si organizzano eventi di combattimento e si esportano esemplari all'estero, sotto una facciata legale che —secondo l'organizzazione— costituisce “una beffa al benessere animale”.

Il testo ricorda che, sebbene il Decreto-Legge 31/2021 sul Benessere Animale sia in vigore, le combattimenti tra galli non sono stati inclusi come pratica vietata.

Al contrario, la normativa menziona ispezioni veterinarie “durante la lotta tra galli”, il che per gli attivisti equivale a legittimare la crudeltà anziché condannarla.

"Si è cercato di giustificare questo orrore come parte dell'identità culturale cubana, come se il sangue e il dolore potessero essere un simbolo di cubanità", si legge nel comunicato.

BAC-Habana ha sottolineato che dietro ogni combattimento "ci sono animali che soffrono, che muoiono per ferite profonde, che sono costretti a combattere fino all'esaurimento mentre gli applausi cercano di mettere a tacere le urla di dolore".

La organizzazione ha qualificato come vergognoso che il regime mantenga questo tipo di spettacoli nel pieno del XXI secolo e ha chiesto una revisione immediata della legge.

“Le lotte di galli sono maltrattamento animale, così come le lotte di cani o qualsiasi spettacolo in cui la vita di un essere vivente viene utilizzata come intrattenimento. Non esiste tradizione che giustifichi la sofferenza,” ha concluso il messaggio.

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Redazione di CiberCuba

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