Raúl Torres assicura che a Cuba c'è libertà di espressione: "A me criticano senza pietà"

Raúl Torres difende la libertà di espressione a Cuba. Afferma che gli artisti dissidenti sono esposti nei musei cubani e confronta la tolleranza culturale tra Cuba e Miami.

Raúl TorresFoto © Facebook Alma Candil Raulito Torres

Il cantautore ufficialista Raúl Torres ha difeso la presunta esistenza della libertà di espressione a Cuba, dopo aver ricevuto dure critiche per una sua vecchia pubblicazione in cui metteva in discussione il funzionamento del Museo della Musica a L'Avana.

In un messaggio pubblicato sul suo profilo Facebook, il trovador ha affermato che a Cuba si può opinare liberamente, citando come esempio la propria esperienza.

Facebook Alma Candil Raulito Torres

Ti ho dimostrato che qui c'è libertà di espressione, ho cantato le 40 a un museo dal mio profilo Facebook e non l'hai visto”, ha risposto a un interlocutore anonimo, in ciò che ha descritto come una “risposta pubblica a un messaggio privato”.

Raúl Torres ha sostenuto che anche artisti cubani residenti a Miami, critici del regime, continuano a essere esposti in istituzioni ufficiali cubane.

Ci sono opere nello stesso [museo] di artisti che oggi vivono a Miami e continuano a esprimersi contro il nostro governo e sono esposte lì perché le loro opere sono essenziali per la nostra cultura e questo viene rispettato

Per giustificare la sua affermazione, il trovador ha assicurato di essere stato oggetto di attacchi sui social media, anche da parte di colleghi del mondo musicale.

Mi hanno criticato senza pietà colleghi del mio stesso gremio... persino una bottiglia, urlante, alcolica e barbuta (con conto alla rovescia, ovviamente) è caduta nella loro trappola e ha aperto il fuoco contro di me

Torres si è riferito anche a pagine oppositrici dove, secondo quanto detto, lo si insulta apertamente. “Fino a una pagina dove la disaffezione cubana ha creato il suo oasi di insulti nel deserto che mi impone il mio sovrabbondare”, ha dichiarato.

In un altro passaggio del testo, l'autore di “Cabalgando con Fidel” ha paragonato il trattamento riservato alla musica ufficialista in esilio con la tolleranza all'interno di Cuba nei confronti di artisti come Willy Chirino, icona dell'esilio cubano.

Ricordo quel tempo del CD di Willy Chirino che ha segnato un'epoca in molti quartieri della mia città... Ancora passo davanti a portoni e ascolto quell'album a tutto volume. Ora, metti un brano di Silvio nella Little Havana di Miami così vedrai!!! O di Buena Fe o di Arnaldo e il suo Talismán... Metti uno mio!

Torres ha concluso il suo messaggio su Facebook con questa frase: “Libertà di espressione? Ah, stai calmo vecchio! E patria o morte, per farti sapere”.

Una voce ufficiale del regime

Raúl Torres è stato una figura centrale nella propaganda culturale del regime cubano negli ultimi anni. Il 13 agosto ha presentato una nuova canzone intitolata “Soy por Fidel”, in occasione del 99° anniversario della nascita di Fidel Castro.

La pièce, interpretata insieme alla cantante Vania Borges, è un canto elegiaco che ricorda il dittatore come guida e figura paterna. In uno dei suoi versi dice: “Fidelità per sempre ci rimarrà, quanto ci manchi, papà”.

La nuova pubblicazione sui social del trovador cerca di sostenere la narrazione che a Cuba sia possibile dissentire senza conseguenze, nonostante numerosi artisti, giornalisti e cittadini siano stati repressi, silenziati o incarcerati per aver espresso opinioni contrarie al regime.

In 2021, il suo tema “Patria o Muerte por la Vida” è stato catalogato da Google come la peggiore canzone dell'anno, generando un'ondata di critiche e scherzi sui social media. Lungi dall'assumere una distanza, Torres si riafferma sempre di più come portavoce culturale della cosiddetta “continuidad” comunista.

Domande frequenti sulla libertà di espressione a Cuba secondo Raúl Torres

Raúl Torres assicura che in Cuba esiste libertà di espressione?

Raúl Torres afferma che in Cuba c'è libertà di espressione, citando come esempio le critiche che ha ricevuto sui social media e la sua capacità di mettere in discussione pubblicamente il Museo della Musica a L'Avana attraverso Facebook.

Come giustifica Raúl Torres l'esistenza della libertà di espressione a Cuba?

Torres sostiene che la sua capacità di criticare apertamente le istituzioni e ricevere critiche dai suoi colleghi è una prova della libertà di espressione a Cuba. Inoltre, menziona che opere di artisti cubani critici nei confronti del regime sono esposte in istituzioni ufficiali, il che, secondo lui, dimostra una tolleranza culturale.

Qual è la percezione generale sulla libertà di espressione a Cuba?

A dispetto delle affermazioni di Raúl Torres, numerosi artisti, giornalisti e cittadini sono stati repressi, silenziati o imprigionati a Cuba per aver espresso opinioni contrarie al regime. La percezione generale è che esista una repressione significativa nei confronti della libertà di espressione sull'isola.

Quale ruolo svolge Raúl Torres nella propaganda culturale del regime cubano?

Raúl Torres è una figura centrale nella propaganda culturale del regime. Ha composto canzoni in omaggio a Fidel Castro e ad altri leader di sinistra, confermandosi come un portavoce culturale della "continuità" comunista a Cuba, nonostante le critiche e le derisioni che ha ricevuto.

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