Julio César La Cruz assicura di avere solo due idoli, e uno di essi è Fidel Castro

Julio César La Cruz è considerato uno dei pugili più decorati nella storia dello sport cubano. Tuttavia, la sua vicinanza al regime lo ha reso un personaggio altamente controverso, anche tra ex compagni della nazionale che lo hanno criticato apertamente.

Julio César La CruzFoto © Captura de pantalla/YouTube/Solo Gente Bonita

Il pugile cubano Julio César La Cruz, doppio campione olimpico e cinque volte campione del mondo, ha nuovamente ribadito la sua vicinanza al regime dell'isola affermando che i suoi unici idoli sono Fidel Castro e sua madre, Ana de la Caridad La Cruz Peraza.

La dichiarazione è avvenuta durante un intervista con l'influencer venezuelano Jesús Cazorla, noto per la sua affinità con figure del comunismo e che ha già ospitato Sandro Castro, nipote del defunto dittatore.

Durante il dialogo, Cazorla ha menzionato Raúl Castro e Miguel Díaz-Canel, ma il pugile camagüeyano è stato categorico: solo Fidel e sua madre occupano quel posto nella sua vita.

Un curriculum sportivo brillante e polemico

Julio César La Cruz, attualmente impegnato nell'evento universale organizzato nella città di Liverpool, è considerato uno dei pugili più decorati nella storia dello sport cubano: due medaglie d'oro olimpiche (Rio 2016 e Tokyo 2020), cinque titoli mondiali e molteplici corone panamericane e centroamericane.

Tuttavia, la sua vicinanza con il regime lo ha trasformato in un personaggio altamente controverso, anche tra ex compagni della nazionale che lo hanno criticato apertamente.

La sua condizione di deputato nell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare (ANPP) e membro del Partito Comunista di Cuba (PCC) contrasta con le sue dichiarazioni in cui afferma di “non essere politico”.

Il regime ha premiato la sua lealtà con privilegi, tra cui un'automobile Mercedes-Benz, in un paese dove la maggior parte degli atleti e dei cittadini affronta gravi carenze materiali.

Il ricordo di Tokyo 2020: “Patria o Morte, Vinceremo!”

La conversazione ha anche trattato il momento più polemico di La Cruz alle Olimpiadi di Tokyo 2020, quando dopo aver battuto il cubano nazionalizzato spagnolo Emmanuel Reyes, ha urlato nel ring: “¡Patria y Vida no! ¡Patria o Muerte, Venceremos!”.

Il pugile ha spiegato che quella consigna è stata la sua risposta all'ambiente politico che ha circondato il combattimento: “Se lui mi avesse battuto, avrebbe urlato Patria y Vida. Questo rimarrà nella storia”, ha commentato.

Quella dichiarazione ha suscitato critiche dentro e fuori Cuba, poiché è coincisa con il successo della canzone “Patria e Vita”, inno dell'opposizione cubana e simbolo delle proteste dell'11 luglio.

Un pugile tra la gloria e la polemica

Nonostante la sua condizione di idolo sportivo, Julio César La Cruz è visto come uno degli atleti più vicini al potere politico sull'isola, e il suo nome divide le opinioni: per il governo, rappresenta un simbolo di lealtà e gloria sportiva; per molti altri, un promemoria di come lo sport d'élite a Cuba continui a essere profondamente legato al discorso ideologico del regime.

Domande frequenti su Julio César La Cruz e la sua relazione con il regime cubano

Chi sono gli idoli di Julio César La Cruz?

Julio César La Cruz, noto pugile cubano, ha dichiarato che i suoi unici idoli sono Fidel Castro e sua madre, Ana de la Caridad La Cruz Peraza. Questa dichiarazione rafforza la sua vicinanza al regime cubano, suscitando controversie sia a Cuba che a livello internazionale.

Perché Julio César La Cruz è una figura controversa?

Julio César La Cruz è considerato controverso a causa della sua vicinanza al regime cubano e del suo ruolo di deputato nell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare di Cuba. La sua lealtà al governo cubano gli ha conferito privilegi, come un'automobile Mercedes-Benz, in un paese dove la maggior parte della popolazione affronta carenze materiali. Questa relazione ha suscitato critiche sia all'interno che all'esterno del contesto sportivo.

Cosa è successo ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 con Julio César La Cruz?

Negli Olimpiadi di Tokyo 2020, Julio César La Cruz ha protagonizzato un momento controverso urlando sul ring: “Patria e Vita no! Patria o Morte, Vinceremo!”, dopo aver sconfitto il cubano naturalizzato spagnolo Emmanuel Reyes. Questa dichiarazione è stata una risposta all'atmosfera politica che ha circondato il match, e ha suscitato critiche per la sua coincidenza con l'ascesa della canzone “Patria e Vita”, simbolo delle proteste a Cuba.

Qual è il legame tra Julio César La Cruz e il Partito Comunista di Cuba?

Julio César La Cruz è membro del Partito Comunista di Cuba (PCC) e deputato nell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare (ANPP). Sebbene affermi di non essere un politico, la sua partecipazione a queste strutture rafforza il suo legame con il regime cubano, che è stato oggetto di critiche e interrogativi riguardo al suo ruolo nel campo sportivo e politico.

Archiviato in:

Redazione di CiberCuba

Un team di giornalisti impegnati a informare sull'attualità cubana e temi di interesse globale. Su CiberCuba lavoriamo per offrire notizie veritiere e analisi critiche.