Cuba ha registrato un traguardo negativo ai Campionati Mondiali Giovanili di Boxe 2024, chiudendo per la prima volta senza una medaglia d'oro nella sua storia in questi tornei.
L'edizione, svoltasi a Budva, in Montenegro, ha visto la squadra dell'isola lontana dal consueto splendore, portando a casa solo due medaglie d'argento, un risultato definito il più discreto per il paese in questa competizione.
La modestissima raccolta, che contrasta fortemente con la tradizione pugilistica dell'isola, è stata realizzata da Yojander Fuentes nei 57 chilogrammi (kg) e David Manuel Espinosa nei 67 kg, i soli a riuscire a salire sul podio delle premiazioni.
I restanti rappresentanti - Ángel Sober (48 kg), Yurisniel Abreu (75 kg), Javier Alexander Rawlins (86 kg), Kevin Sánchez (54 kg), Jorge Luis Mayeta (80 kg) e Yoelvis Leyán Tejera (63,5 kg) - sono stati eliminati nelle fasi preliminari, evidenziando il declino della boxe cubana negli eventi internazionali di maggior rilievo.
Sebbene dalla delegazione tecnica cubana siano stati segnalati "verdetti discutibili" che hanno alimentato le già costanti critiche nei confronti dell'Associazione Internazionale di Boxe, il bilancio finale chiarisce la sfida che il paese deve affrontare per riconquistare il suo prestigio nel settore giovanile, secondo quanto riportato da Diario de Cuba.
Tuttavia, Cuba mantiene il suo primato nel medagliere storico del Mondiale Giovanile, con un totale di 79 medaglie d'oro, 23 d'argento e 31 di bronzo, anche se la mancanza di titoli recenti riflette la necessità di adattarsi e rafforzare il proprio vivaio.
Questo risultato si aggiunge a una serie di risultati deludenti nelle Olimpiadi di Parigi 2024, dove è stata ottenuta solo una medaglia d'oro, grazie a Erislandy Álvarez nei 63,5 kg.
Il declino di figure emblematiche come Arlen López e Julio César La Cruz a Parigi sottolinea ancor di più l'urgenza del compito che il pugilato caraibico deve affrontare per non perdere il proprio status a livello internazionale.
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