María Elvira su Maduro: "L'America Latina si unisce perché fermare la sua narcodittatura è fondamentale."

La congresista María Elvira Salazar sottolinea l'unità latinoamericana contro la narcodittatura di Maduro, dopo che la Guyana ha espresso preoccupazione per il narcoterrorismo nella regione.

María Elvira SalazarFoto © X

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La congresista cubanoamericana María Elvira Salazar ha assicurato questo sabato che “si chiude il cerchio attorno al narcodittatore Maduro”, facendo riferimento alla crescente pressione internazionale contro il regime chavista e alla coordinazione regionale di fronte al narcoterrorismo.

In un messaggio pubblicato sul suo account di X (prima Twitter), la legislatrice repubblicana della Florida ha sottolineato che “l'America Latina si unisce perché fermare la sua narco–dittatura è fondamentale per la sicurezza e la democrazia dell'emisfero. Tutti sappiamo che Maduro non è un presidente, è il capo del Cartello dei Sole e un narcoterrorista che esporta droghe, violenza e miseria”.

Salazar ha ringraziato il presidente degli Stati Uniti e il senatore Marco Rubio, considerando che la libertà del Venezuela e della regione “è più vicina”.

Le dichiarazioni della congressista arrivano poco dopo che il governo della Guyana ha espresso la sua "profonda preoccupazione" per la minaccia rappresentata dalla criminalità organizzata transnazionale e dal narcoterrorismo nella regione, menzionando direttamente il Cártel de los Soles del Venezuela, designato da diversi paesi come organizzazione terroristica.

In una comunicazione ufficiale, Georgetown ha avvertito che queste reti criminali hanno la capacità di "sovrastare le istituzioni statali, minare la democrazia, pervertire lo Stato di diritto e minacciare la dignità umana e lo sviluppo".

Il presidente Mohamed Irfaan Ali ha ribadito l'impegno del suo paese a collaborare con partner regionali e globali per affrontare questa minaccia comune.

In parallelo, Nicolás Maduro ha annunciato il dispiegamento di 4,5 milioni di miliziani per “affrontare le minacce” di Washington, in un discorso caratterizzato da un tono militarista e dalla promessa di armare contadini e operai come parte della Milizia Bolivariana.

L'annuncio arriva dopo l'aumento della ricompensa statunitense a 50 milioni di dollari per informazioni che portino alla cattura del leader venezuelano, accusato a Washington di guidare il Cártel de los Soles e facilitare il traffico di droga insieme a reti criminali come il Tren de Aragua e il Cártel de Sinaloa.

Domande frequenti sulla situazione in Venezuela e sulla posizione di María Elvira Salazar

Perché María Elvira Salazar qualifica Nicolás Maduro come "narco-dittatore"?

María Elvira Salazar si riferisce a Nicolás Maduro come "narco-dittatore" a causa del suo presunto ruolo di leader del Cártel de los Soles, un'organizzazione accusata di narcoterrorismo e traffico di droga. Salazar sostiene che Maduro non è un presidente legittimo, ma il capo di un cartello criminale che minaccia la sicurezza e la democrazia in America Latina.

Quali azioni sta intraprendendo gli Stati Uniti contro il regime di Maduro?

Gli Stati Uniti hanno aumentato la pressione sul regime di Maduro attraverso sanzioni economiche, l'incremento delle ricompense per la sua cattura e il dispiegamento militare nella regione. L'amministrazione di Donald Trump ha definito il regime un cartello narcoterrorista ed è disposta a utilizzare tutto il potere americano per fermare il traffico di droga.

Come sta reagendo la comunità internazionale di fronte al regime di Maduro?

La comunità internazionale ha mostrato una crescente preoccupazione per il regime di Maduro, con diversi Paesi che indicano il Cártel de los Soles come un'organizzazione terroristica. La Guyana, per esempio, ha manifestato la sua preoccupazione per l'impatto del narcoterrorismo nella regione e ha espresso il proprio impegno a lavorare con gli alleati per affrontare questa minaccia comune.

Quali misure sta adottando il regime venezuelano in risposta alla pressione internazionale?

In risposta alla pressione internazionale e alle minacce di intervento, Nicolás Maduro ha annunciato il dispiegamento di 4,5 milioni di miliziani per "affrontare le minacce" di Washington. Questo movimento fa parte di una strategia militarista che mira a rafforzare la Milizia Bolivariana e armare contadini e lavoratori in difesa del regime.

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