Si consolida il crollo del turismo internazionale a Cuba nel primo semestre del 2025

L'industria turistica cubana accentua la sua crisi: nei primi sette mesi dell'anno, il paese ha ricevuto appena il 76,8% dei visitatori internazionali arrivati nello stesso periodo del 2024, un calo che conferma il progressivo affondamento di uno dei settori chiave dell'economia nazionale.

Juan Carlos García Granda, ministro del Turismo di CubaFoto © Prensa Latina

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La crisi del turismo internazionale a Cuba continua ad approfondirsi nel 2025, consolidando una tendenza negativa che ha lasciato indietro le speranze di recupero post-pandemia.

Selon des données préliminaires du Bureau national des statistiques et de l'information (ONEI), entre janvier et juillet de cette année, 1.577.330 voyageurs sont arrivés dans le pays, soit 82,8 % du total reçu au cours de la même période de 2024, ce qui représente 328.126 visiteurs de moins.

Di quel totale, 1.123.987 erano turisti internazionali, il che corrisponde al 76,8% rispetto al 2024, ovvero 338.922 visitatori in meno. I dati rivelano un calo strutturale e sostenuto nel settore turistico, considerato uno dei pilastri economici del paese.

La caduta è stata particolarmente marcata in alcuni dei principali mercati emittenti. La Russia, che negli ultimi anni aveva guadagnato importanza come fonte di turisti, mostra la diminuzione più notevole con solo 71.797 visitatori, il 58,2 % di quelli arrivati nello stesso periodo dell'anno precedente. Seguono la Germania e la Spagna, con cali del 60,7 % e del 72 %, rispettivamente.

In contrasto, paesi come Argentina e Colombia hanno registrato lievi aumenti rispetto al 2024, sebbene i loro contributi al totale rimangano marginali. La comunità cubana all'estero, tradizionalmente stabile, ha subito una diminuzione più moderata (78,5 %), mantenendosi come una fonte chiave di entrate turistiche.

In un post pubblicato sul social network X da Pedro Monreal, l'economista ha evidenziato che questa tendenza, sebbene meno commentata di recente, conferma la gravità della situazione del settore.

“Ultimamente ha smesso di essere una notizia, ma la crisi del turismo internazionale a Cuba si sta consolidando”, ha scritto Monreal, sottolineando che il totale del primo semestre equivale a solo tre quarti dell’anno precedente.

Mientras il turismo retrocede, il regime cubano continua a dare priorità alla costruzione di hotel, con investimenti milionari in infrastrutture che contrasta con la scarsità di risorse in settori vitali come la salute e l'alimentazione.

Esperti e cittadini hanno messo in discussione questa strategia, ritenendo che non risponda alla domanda reale né alle urgenze del paese.

I grafici pubblicati dalla ONEI mostrano che luglio 2025 è stato uno dei mesi peggiori dell’anno per quanto riguarda gli arrivi internazionali, consolidando una curva discendente iniziata ad aprile. A questo ritmo, le previsioni ufficiali per la chiusura del 2025 potrebbero rimanere ben al di sotto delle cifre attese.

Il crollo del turismo è un riflesso della profonda crisi economica, politica e sociale che attraversa Cuba, contrassegnata dal deterioramento dei servizi, dall'emigrazione di massa e dalla mancanza di condizioni per accogliere visitatori internazionali in un contesto competitivo.

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