Marta Elena Feitó Cabrera, ministra del Lavoro e della Sicurezza Sociale cubana, ha negato questo lunedì l'esistenza di mendicanti a Cuba e ha criminalizzato coloro che cercano cibo o elemosina per strada.
“Hemmo visto persone apparentemente mendicanti, quando si guarda le mani, quando si osservano i vestiti che indossano, quelle persone sono travestite da mendicanti. Non sono mendicanti, a Cuba non ci sono mendicanti. Hanno trovato un modo di vivere facile per guadagnare soldi e non lavorare con le formalità che ne competono”, ha detto la funzionaria durante una delle commissioni di lavoro del parlamento del regime, che si riunisce in questi giorni.
Feitó Cabrera ha definito le persone che si aggirano come ubriache e cercatrici di "una vita facile", senza considerare le cause strutturali del fenomeno, come ci si aspetterebbe da qualcuno nella sua posizione.
"Normalmente chiamiamo 'conducta deambulante' qualsiasi cosa. Per esempio, quando c'è una persona per strada che pulisce i parabrezza (...) è una persona che ha cercato un modo di vivere facile, a un semaforo pulendo i parabrezza, e probabilmente poi con quei soldi va a prendere bevande alcoliche all'angolo," ha commentato.
Finalmente, la ministra si è concessa di ironizzare su un fenomeno crescente che è un'evidenza inconfutabile per chiunque percorra le strade cubane.
"I subacquei sono in acqua, quelle persone che si trovano nei cassonetti, gettando la spazzatura, mescolando i rifiuti a terra, cercando lattine. Quelle persone, come alcuni dicono: ‘non stanno cercando cibo nei cassonetti’. Anche questo non è vero. Questi sono schemi che cercano di imporci," ha affermato.
La funzionaria si è permessa persino di accusare “quella gente” che “sta recuperando materia prima” di “illegali del lavoro autonomo (…) che stanno violando il fisco”.
Le parole della ministra, come accade abitualmente con il discorso ufficiale del regime, contrastano con una realtà in cui l'89% delle famiglie cubane vive in povertà estrema, secondo il rapporto dell'Osservatorio Cubano dei Diritti Umani (OCDH).
Questa volta, si contraddicono persino con le proprie dichiarazioni precedenti. A febbraio di quest'anno, Feitó Cabrera, davanti a Miguel Díaz-Canel, ha ammesso che a Cuba esistevano, fino a quella data, 1.236 comunità che vivono nella miseria.
La funzionaria ha assicurato, d'altra parte, che il 96% dei problemi legati a quella povertà estrema nel paese sono “in processo di trasformazione integrale”, proprio mentre Cuba sta attraversando una delle peggiori crisi economiche della sua storia.
L'anno scorso, la firma DatoWorld, un rinomato osservatorio elettorale internazionale, ha indicato che Cuba è il paese più povero dell'America Latina.
Il paese presenta un tasso di povertà del 72% e questo numero allarmante lo colloca al primo posto tra i paesi della regione latinoamericana, come riportato sul profilo ufficiale di X di DatoWorld.
L'anno scorso, inoltre, Cuba è stata classificata come il paese con l'economia più miserabile del mondo, secondo l'Indice Annuale elaborato dall'economista statunitense Steve H. Hanke, professore dell'Università Johns Hopkins.
Domande frequenti sulla situazione dei senzatetto e della povertà a Cuba
Esistono mendicanti a Cuba secondo il governo?
La ministra del Lavoro e della Sicurezza Sociale di Cuba, Marta Elena Feitó Cabrera, ha negato l'esistenza di mendicanti nel paese, affermando che le persone che si vedono per le strade "travestite da mendicanti" hanno trovato un modo di vivere facile e non lavorano con le formalità richieste. Tuttavia, questa affermazione contrasta con la realtà visibile per le strade di Cuba, dove molte persone vivono nella miseria.
Quali sono le cause della povertà estrema a Cuba?
La povertà estrema a Cuba ha molteplici cause, tra cui la gestione economica inefficace del regime, l'inflazione, la carenza di beni e la mancanza di politiche pubbliche efficaci. Il governo cubano tende a incolpare fattori esterni come l'embargo degli Stati Uniti e la mancanza di attenzione familiare, ma la realtà è che le politiche interne hanno contribuito in modo significativo a questa situazione.
Cosa ha fatto il governo cubano per affrontare il problema dei senzatetto?
Il governo cubano ha implementato un protocollo per controllare le persone con "comportamento errante", concentrandosi sul loro ricollocamento in centri di protezione sociale. Tuttavia, queste misure sono state criticate per non affrontare le cause strutturali della povertà e per essere più un controllo sociale che un'assistenza effettiva.
Come ha reagito la popolazione cubana di fronte alle dichiarazioni del governo sulla povertà?
La popolazione cubana ha reagito con critiche e scetticismo di fronte alle dichiarazioni del governo che negano l'esistenza di mendicanti e attribuiscono la povertà a fattori esterni. Molti cubani denunciano la mancanza di opportunità, la precarietà salariale e la disprotezione sociale, ritenendo che questi siano i veri fattori che aggravano la situazione di povertà nel paese.
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