Specialisti dell'Impresa Integrale e del Tabacco nel comune di Consolazione del Sud, nella provincia di Pinar del Río, hanno informato che si sono persi oltre 385 ettari di tabacco nella recente campagna a causa della crisi energetica che attraversa il paese.
La prolungata assenza di elettricità ha impedito l'irrigazione tempestiva, il che ha colpito tutte le varietà coltivate, con un impatto maggiore sulle vegas di seconda della varietà di Sol ensartato e nelle aree della varietà Virginia, ha riportato il giornale provinciale Guerrillero.
Secondo il direttore generale dell'ente, Mario Luis Zamora Medina, sono state coltivate poco più di 1.500 ettari nel comune, “una cifra che è diminuita a causa della mancanza di elettricità per procedere all'irrigazione delle foglie”.
Da un piano iniziale di 1.778 tonnellate, sono state raggiunte solo 1.301 tonnellate. Ciò equivale a una perdita di 0,6 tonnellate per ettaro, che ha impattato direttamente la consegna concordata con i produttori.
In termini concreti, si prevedevano più di 2,5 milioni di cujes raccolti, ma ne sono stati ottenuti solo 1,99 milioni, pari al 79% del previsto. L'impatto non è solo quantitativo, ma mette in pericolo i contratti, i redditi e la stabilità di migliaia di lavoratori del tabacco.
Fino ad ora, l'azienda ha accumulato oltre 327 tonnellate, con la varietà Virginia che si distingue per una qualità del 98%. Le apparecchiature selezionate sono già in funzione per beneficiare il raccolto, e si spera che entro il 26 giugno oltre l'80% dei produttori abbia pulito i propri terreni e saldato i conti in sospeso. Ma le aspirazioni si scontrano con una realtà segnata da un deficit energetico che non concede tregua.
In mezzo alla crisi, sono state costruite 1.036 case per la coltivazione del tabacco e si sta lavorando per coprirne altre 85. Per la prossima campagna, si prevede di seminare 2.100 ettari e costruire circa 1.800 alloggi, cifre che sembrano ambiziose rispetto a un panorama in cui non si è nemmeno riuscito a sostenere la campagna attuale.
Senza elettricità, senza acqua e con perdite milionarie, il futuro del tabacco cubano - uno dei prodotti di punta per l'esportazione - dipende ancora di più da promesse che da condizioni reali.
Il presidente del gruppo imprenditoriale Tabacuba, Manuel Marino Murillo Jorge, ha dichiarato in un recente reportage del Noticiero Nacional de Televisión (NTV) che la sua entità “cerca di migliorare le condizioni di vita dei produttori e dei lavoratori del tabacco”.
Tuttavia, in nessun momento ha fatto riferimento a alla necessità di garantire salari giusti e adeguati in un settore che genera più di 100 milioni di dollari all'anno in esportazioni.
L'attuale campagna tabacchicola copre circa 15.000 ettari di terreno coltivato, con una stima di oltre 17.000 tonnellate di foglie raccolte, secondo i dati divulgati da Murillo Jorge.
Le proiezioni indicano una produzione di oltre 80 milioni di sigari, di cui più di 70 milioni destinati all'esportazione, in particolare dalla provincia di Pinar del Río, responsabile di oltre il 65% della coltivazione nazionale.
Nonostante questi volumi impressionanti e i contributi in valuta, i lavoratori del settore continuano a confrontarsi con una dura realtà, caratterizzata da alti prezzi che lo Stato impone per i loro materiali.
Secondo il dirigente, molti produttori devono alzarsi all'alba per sfruttare le poche ore di elettricità disponibili e irrigare le loro coltivazioni, mentre l'azienda improvvisa soluzioni come l'acquisto affrettato di generatori, il cui carburante deve essere acquistato in valuta straniera.
Cuba ha visto un aggravamento della sua crisi energetica cronica con interruzioni quotidiane di corrente a causa dell'obsolescenza tecnologica e della mancanza di carburante. Le autorità promettono miglioramenti, ma la situazione continua a deteriorarsi.
In Pinar del Río la crisi è salita a livelli allarmanti. Secondo i funzionari dell'Empresa Eléctrica provinciale, alcuni circuiti hanno affrontato interruzioni di corrente di oltre 30 ore consecutive, in un contesto caratterizzato dalla mancanza di programmazione, dal collasso del sistema e dal crescente malcontento popolare.
Domande frequenti sulla crisi energetica e la produzione di tabacco a Cuba
Come ha influito la crisi energetica sulla produzione di tabacco a Consolación del Sur?
La crisi energetica ha provocato la perdita di oltre 385 ettari di tabacco a Consolación del Sur, colpendo tutte le varietà coltivate a causa della mancanza di irrigazione tempestiva. Questo ha causato una significativa diminuzione della produzione, con solo 1.301 tonnellate raccolte rispetto a un piano iniziale di 1.778 tonnellate.
Quali sono le conseguenze economiche per i produttori di tabacco a causa di questa crisi?
La riduzione nella produzione di tabacco ha colpito gravemente i contratti e i redditi dei produttori. Si prevedeva di raccogliere più di 2,5 milioni di cujes, ma ne sono stati ottenuti solo 1,99 milioni, il che influisce direttamente sulla stabilità economica di migliaia di lavoratori del tabacco.
Quali misure sta adottando il governo cubano per affrontare la crisi energetica?
Il governo cubano ha iniziato a costruire parchi solari, come quello di La Barbarita a Pinar del Río, per cercare di migliorare la matrice energetica. Tuttavia, i progressi sono insufficienti per risolvere la crisi strutturale del sistema elettrico, che continua a provocare blackout generalizzati e a influenzare la produzione agricola e industriale.
Qual è la prospettiva per la prossima campagna tabacchiera a Cuba?
Nonostante le attuali perdite, si prevede di seminare 2.100 ettari e costruire circa 1.800 alloggi per la prossima campagna. Queste proiezioni sono considerate ambiziose in un contesto in cui la campagna attuale non ha potuto sostenersi a causa della crisi energetica.
Come sta influenzando la crisi energetica altre province cubane?
La crisi energetica ha generato interruzioni di corrente fino a 30 ore in province come Pinar del Río. La situazione è aggravata dalla mancanza di programmazione e dal collasso del sistema elettrico, influenzando gravemente la vita quotidiana della popolazione e i servizi essenziali in tutto il paese.
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