Studente di Scienze Mediche in riunione con ETECSA: “La lettera non era fake news”

Uno studente di Scienze Mediche all'Avana sfida ETECSA e le autorità riguardo alle tariffe di internet. Il movimento studentesco cubano mette in discussione la narrativa ufficiale e richiede una connettività equa.

Università di Scienze Mediche "Victoria de Girón", dell'AvanaFoto © Cubadebate

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Un studente di Scienze Mediche all'Avana ha messo in discussione, durante un incontro con le autorità universitarie e i dirigenti di ETECSA, la delegittimazione ufficiale dei comunicati studenteschi.

“Compagno, la lettera non era fake news, la lettera l'ha scritta lo studente che è seduto qui”, si sente dire dallo studente tra l'acclamazione generale.

L'audio è stato ottenuto dal mezzo indipendente Árbol Invertido durante la riunione degli studenti dell'Università delle Scienze Mediche “Victoria de Girón”, dell'Avana, del 5 giugno scorso.

“A vedere, è con il nostro impegno, con l'impegno dei genitori, e molti di quelli che sono qui lavorano, perché chi è qui raccoglie a qualunque ora, quindi come possono dirmi che puoi consumare solo 6 giga, e ora te ne daranno 12, ti daranno altri 6. E sopra tutto devi essere grato! Non va bene!”, si sente dire prima a questo studente.

Il regime cubano ha tentato di screditare l'esistenza di un movimento di universitari disposti a opporsi alle nuove tariffe imposte dall'azienda statale ETECSA.

“Nonostante le convocazioni dall'esterno per generare un clima di caos e scoraggiamento nell'ambiente universitario, il processo didattico continua il suo sviluppo”, ha dichiarato così la giornalista Talía González nel Noticiero Nacional de Televisión (NTV), ribadendo la narrativa ufficiale che insiste sulla normalità all'interno delle aule.

Ma con il passare dei giorni e la solidità delle evidenze, il discorso ufficiale ha dovuto cominciare a fare marcia indietro.

Il sabato, le portavoce ufficiali Arleen Rodríguez Derivet e Bárbara Betancourt, sebbene abbiano negato la protesta studentesca contro l'aumento delle tariffe di ETECSA e abbiano incolpato i media indipendenti di diffondere “fake news di manuale”, hanno dovuto riconoscere il rifiuto e i comunicati degli studenti.

Durante Chapeando Bajito, un podcast di Cubadebate, le portavoce hanno assicurato che “tutto è stato indirizzato attraverso il dialogo istituzionale”.

“Ancora una volta piovono fake news. Quello che è accaduto nelle ultime ore è stata una vera e propria operazione di guerra, paragonabile solo all'invasione di menzogne del 11 luglio”, si sono lamentati.

L'atmosfera di “dialogo, proposte e accordi” che le portavoce hanno descritto contrasta con i video virali che circolano sui social di studenti esausti che affrontano funzionari incapaci di risolvere le loro richieste.

Il paro accademico a Cuba è iniziato il 4 giugno e si estende per le università di tutto il paese, con epicentro all'Università dell'Avana. La risposta del governante Miguel Díaz-Canel è stata chiara: Non ci sarà alcun ritorno indietro nell'aumento delle tariffe.

Il movimento studentesco che scuote le università cubane chiede tariffe più giuste e una connettività equitativa.

Domande frequenti sulle proteste studentesche contro l'aumento delle tariffe di ETECSA a Cuba

Perché gli studenti cubani stanno protestando contro ETECSA?

Gli studenti cubani stanno protestando contro le nuove tariffe di ETECSA perché ritengono che queste misure limitino il loro accesso a internet, una risorsa cruciale per il loro sviluppo accademico e personale. Denunciano che l'aumento delle tariffe impone un limite di ricariche in moneta nazionale e obbliga ad acquistare pacchetti aggiuntivi in dollari, generando disuguaglianza e danneggiando il loro diritto all'informazione e alla comunicazione.

Come ha risposto il governo cubano alle proteste studentesche?

Il governo cubano, guidato da Miguel Díaz-Canel, ha respinto le richieste degli studenti e ha negato che ci sia uno sciopero accademico, accusando gli studenti di essere manipolati da media esterni. La posizione ufficiale è che non ci sarà un ritorno sui suoi passi riguardo l'aumento delle tariffe, sostenendo che queste sono necessarie per mantenere il servizio di telecomunicazioni nel paese.

Quale ruolo svolge la Federazione Studentesca Universitaria (FEU) in queste proteste?

La Federazione Studentesca Universitaria (FEU) ha emesso comunicati respingendo le nuove tariffe di ETECSA e ha sostenuto le proteste degli studenti. Tuttavia, alcuni studenti criticano la FEU per non rappresentare i loro veri interessi e chiedono le dimissioni del presidente nazionale della FEU, Ricardo Rodríguez González, per la sua allineamento con il governo anziché con gli studenti.

Qual è stata la reazione dei media indipendenti di fronte a questo conflitto?

I media indipendenti hanno sostenuto le proteste studentesche, diffondendo video e dichiarazioni che mostrano il malcontento degli studenti. Hanno criticato il governo per aver cercato di screditare le proteste come "fake news" e hanno sottolineato l'importanza dell'accesso equo a internet come diritto fondamentale per tutti i cubani.

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Redazione di CiberCuba

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