La presidente di ETECSA giustifica l’aumento delle tariffe: “C'è un mercato al di fuori di Cuba che vuole comunicare con i propri familiari”

Le dichiarazioni della presidente di ETECSA hanno generato polemiche rivelando l'approccio commerciale nei confronti dei cubani all'estero, mentre all'interno dell'isola cresce l'indignazione per le restrizioni sulle ricariche in CUP e l'aumento dei prezzi in dollari.


La presidentessa esecutiva dell'Impresa delle Telecomunicazioni di Cuba (ETECSA), Tania Velázquez Rodríguez, ha difeso questo venerdì nella Mesa Redonda il controverso aumento tariffario applicato dall'entità statale, affermando che esiste “un mercato al di fuori di Cuba che desidera comunicare con i propri familiari” e che le nuove offerte mirano a rispondere anche a quel segmento di clienti.

Le sue dichiarazioni sono arrivate poche ore dopo l'annuncio ufficiale di nuove restrizioni per le ricariche mobili in pesos cubani (CUP), così come dell'entrata in vigore di nuovi piani dati venduti in dollari statunitensi (USD) tramite carte internazionali e il Monedero MiTransfer, in quello che molti considerano un ulteriore passo verso la dollarizzazione dei servizi di base nell'isola.

Velázquez ha cercato di dissociare ETECSA dal concetto di dollaro totale, assicurando che “le tariffe rimangono in CUP, come sono state stabilite fino ad ora”, e che queste sono supportate da risoluzioni del Ministero delle Comunicazioni e del Ministero delle Finanze e dei Prezzi. Tuttavia, ha ammesso che "il concetto di dollaro è oggi una necessità, in un certo modo, in alcuni settori".

“Da più di 15 anni abbiamo il concetto di ricarica internazionale, che è stato ben sfruttato da una percentuale significativa della nostra clientela”, ha aggiunto la dirigente. “Anche noi approfittiamo delle possibilità che oggi possiamo offrire a un mercato al di fuori di Cuba, che oggi ha anche interesse a mantenere in contatto i propri familiari”.

Le nuove misure imposte dal monopolio comunicativo di ETECSA hanno provocato un immediato rifiuto da parte della popolazione cubana, che ha visto come l'accesso a internet e alla telefonia mobile sia diventato sempre più costoso e inaccessibile.

Molti utenti sui social media hanno definito le misure come un "furto a mano armata", denunciando che i nuovi piani in CUP superano addirittura il salario minimo mensile sull'isola.

Un piano di 15 GB costa 11,760 CUP, mentre le ricariche nazionali in moneta nazionale sono limitate a 360 CUP ogni 30 giorni. Allo stesso tempo, vengono promossi pacchetti in dollari con prezzi di 10, 20 e 35 USD, un'alternativa praticabile solo per chi riceve rimesse o ha accesso a valute estere.

Le critiche si sono moltiplicate, accusando ETECSA di perpetuare la disuguaglianza attraverso un sistema di “comunicazione per caste”, dove solo chi riceve aiuto dall'estero può rimanere connesso. “Ti regolano i soldi e aprono la bocca ai dollari, ipocriti,” ha scritto un'utente indignata sui social network.

Una delle risposte più contundenti alle dichiarazioni ufficiali è arrivata dai social media, dove un giovane cubano identificato come Alex Umur ha spiegato con sarcasmo le nuove misure.

Nel suo video, Umur riprende le parole della vicepresidente di ETECSA, Lidia Esther Hidalgo, che ha giustificato il limite delle ricariche nazionali argomentando che è possibile continuare a consumare credito attraverso ricariche internazionali o trasferimenti.

“Prima eri in grado di ricaricare quello che volevi tramite Transfermóvil. Ora no. Solo una volta al mese e fino a 360 pesos. Questa è una brutta cosa”, lamentò Umur.

Poi ha ironizzato sulla crescente dipendenza dagli intermediari. "A Juancito, la sua famiglia che è là gli fa una ricarica, Juancito vende il saldo di quella ricarica, tu compri saldo da Juancito e potrai continuare a connetterti. Ora bisogna vedere a quanto venderà il saldo Juancito."

Il suo commento, carico di ironia, evidenzia una realtà già palpabile sull'isola che riflette la disuguaglianza digitale e la creazione di un mercato informale dove la connettività dipende dall'accesso a dollari o a familiari all'estero.

Anche se Velázquez ha insistito che le tariffe in CUP rimangono, la strategia di ETECSA conferma una tendenza chiara: sempre più servizi chiave dipendono da pagamenti in valuta estera, mentre la maggior parte della popolazione, che sopravvive in pesos cubani, rimane esclusa da un servizio considerato essenziale.

Domande frequenti sul rincaro delle tariffe di ETECSA e sulla dollarizzazione dei servizi a Cuba

Perché ETECSA ha implementato nuove tariffe in dollari?

ETECSA ha implementato tariffe in dollari per attrarre divise straniere, giustificando che è necessario per sostenere e sviluppare l'infrastruttura delle telecomunicazioni. La presidente di ETECSA, Tania Velázquez, sostiene che c'è un mercato internazionale interessato a mantenere la comunicazione con i propri familiari a Cuba.

Come influenzano le nuove tariffe di ETECSA gli utenti che utilizzano solo pesos cubani?

Le nuove tariffe limitano severamente le ricariche in pesos cubani a 360 CUP mensili, il che restringe l'accesso a internet per coloro che non hanno accesso a valute estere. I piani in CUP sono inaccessibili per molti, poiché superano il salario minimo del paese, aggravando la disuguaglianza nell'accesso ai servizi essenziali.

Quali critiche ha ricevuto ETECSA per le nuove misure tariffarie?

ETECSA è stata criticata per perpetuare la disuguaglianza e per la dollarizzazione dei servizi di base. Molte persone considerano queste misure come un "furto a mano armata", poiché escludono coloro che non hanno accesso ai dollari. Inoltre, si critica la mancanza di miglioramento nella qualità del servizio nonostante le tariffe elevate.

Cosa pensa la popolazione cubana sulla dollarizzazione dei servizi di ETECSA?

La popolazione cubana ha espresso la propria indignazione e frustrazione attraverso critiche sui social media e piattaforme ufficiali. Considerano che la misura aumenti il divario economico e limiti l'accesso a internet, trasformando un servizio essenziale in un privilegio per coloro che ricevono rimesse dall'estero.

¿Cuál ha sido la reacción de organizaciones estudiantiles ante el tarifazo de ETECSA?

La Federazione Studentesca Universitaria (FEU) ha respinto apertamente le nuove tariffe, affermando che limitano il diritto all'informazione e all'istruzione. Considerano che queste misure danneggiano lo sviluppo accademico e richiedono una revisione urgente per tenere conto delle realtà economiche degli studenti.

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Redazione di CiberCuba

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