La sottodirettrice generale della Direzione Stati Uniti del Ministero delle Relazioni Esterne di Cuba (MINREX), Johana Tablada de la Torre, ha assicurato che i fondi dell'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) destinati a ciò che ha definito come "sovversione" nell'isola rimarranno disponibili finché il segretario di Stato, Marco Rubio, continuerà nel suo incarico.
Tablada ha affermato che è "altamente improbabile" che scompaiano i fondi di "infiltrazione" e "cambio di regime" che sono stati utilizzati per finanziare progetti a Cuba, e il cui recente congelamento tiene in ansia i media indipendenti e gli attivisti cubani della società civile.
Secondo la funzionaria, la validità della Legge Helms-Burton stabilisce che, ogni anno, il governo statunitense deve destinare almeno 20 milioni di dollari a programmi che, secondo le sue parole, minacciano "l'ordine costituzionale cubano".
Le dichiarazioni di Johana Tablada: "Ci sarà denaro per la controrivoluzione"
Tablada ha sottolineato che la USAID ha storicamente finanziato programmi per "documentare menzogne" sulla situazione a Cuba e che, sotto l'amministrazione di Marco Rubio dei fondi della USAID, questo continuerà.
Finché Marco Rubio sarà al comando dei fondi della USAID, ci saranno soldi per la controrivoluzione, ci saranno soldi per documentare le menzogne che gli Stati Uniti cercano di utilizzare per giustificare l’ingiustificabile", ha assicurato la funzionaria al portale ufficiale Cubadebate.
Ha anche sostenuto che questi fondi servono a finanziare campagne contro la cooperazione medica cubana, poiché "sanno che non solo Cuba salva vite nel mondo, ma che entrano anche risorse legittime nel sistema di salute pubblica di Cuba". Per Tablada, queste azioni mirano a danneggiare "una delle poche fonti di reddito rimaste" per l'economia cubana.
La paradosso dei fondi: USAID vs. cooperazione ufficialista
Il discorso del governo cubano denuncia costantemente i fondi che USAID destina a progetti di democratizzazione nell'isola, ma tace riguardo a programmi di cooperazione internazionale che finanziano iniziative ufficialiste con fondi simili.
Cuba ha ricevuto milioni in cooperazione da governi alleati come Russia, Cina e Venezuela, fondi che sono stati utilizzati per mantenere l'infrastruttura del regime. Inoltre, programmi di cooperazione di organismi come l'ONU o l'OMS hanno finanziato progetti promossi dallo Stato cubano, e la stessa USAID ha destinato aiuti al governo in situazioni di emergenza.
Paradossalmente, mentre L'Avana si lamenta del finanziamento di gruppi oppositori, beneficia di programmi che le concedono risorse internazionali senza interrogativi. La narrazione dell'"attacco esterno" ignora il fatto che molti dei progetti statali sull'isola dipendono da risorse di organismi internazionali o di paesi alleati.
Profilo di Johana Tablada de la Torre: La fervente portavoce del regime
Tablada de la Torre è stata una delle figure più visibili e appassionate nella difesa della politica estera del regime cubano. Le sue dichiarazioni si allineano sempre con la narrativa ufficiale secondo cui Cuba è un "piccolo paese bloccato" che affronta continui tentativi di destabilizzazione da parte degli Stati Uniti.
Tablada ha difeso in più occasioni che la "Rivoluzione cubana" è vittima di una "campagna permanente di aggressione", posizionandosi come una delle portavoce più aggressive contro l'opposizione sia dentro che fuori dall'isola. Nei suoi interventi, tende a enfatizzare concetti come "sovranità" e "dignità nazionale" per giustificare la repressione contro attivisti e giornalisti indipendenti.
Il suo nome è stato associato a strategie di comunicazione mirate a screditare gli oppositori e diffamare i media indipendenti. Nelle sue recenti dichiarazioni a Cubadebate, l'alta funzionaria ha attaccato l'attivista e ricercatrice cubana, María Werlau, autrice di studi sulla repressione a Cuba e rapporti sul lavoro forzato nelle missioni mediche.
In 2023, l'inclusione di Tablada de la Torre in una lista di repressori del regime cubano ha suscitato polemiche, essendo indicata come una delle figure responsabili di giustificare la censura e la persecuzione politica nell'isola.
Il finanziamento della USAID a gruppi oppositori è stato un tema ricorrente nei rapporti tra Cuba e Stati Uniti. Washington ha difeso questi programmi sostenendo che mirano a promuovere la democrazia e i diritti umani nell'isola.
Recentemente, il Dipartimento di Stato ha preso il controllo totale dell'agenzia, il che potrebbe rappresentare cambiamenti nella sua politica verso Cuba. Inoltre, figure come Donald Trump e Elon Musk hanno messo in discussione il lavoro della USAID, arrivando addirittura a proporre la sua chiusura.
La continuità del finanziamento statunitense a iniziative critiche con il governo cubano continua a essere un punto di tensione nelle relazioni bilaterali, nonostante insolite e recenti coincidenze di punti di vista.
Mentre negli Stati Uniti ci sono voci a favore e contro questi programmi, a Cuba il discorso ufficiale sostiene che si tratta di un'"ingerenza diretta" con fini destabilizzatori.
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