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Cuba è stata colpita questo lunedì da un Sistema Elettrico Nazionale (SEN) vicino al collasso totale, dopo aver accumulato 15 giornate consecutive con deficit superiori a 1.800 MW, secondo i rapporti quotidiani dell'Unione Elettrica (UNE).
Il nuovo rapporto ufficiale conferma che durante la domenica il servizio è stato interrotto per 24 ore, con un picco di 1.950 MW alle 18:20.
Il paese entra così nella terza settimana di blackout critici, con livelli di produzione che non coprono neanche due terzi della domanda nazionale. La disponibilità del SEN alle 06:00 di questo lunedì è di appena 1.420 MW rispetto a una domanda di 2.350 MW, il che mantiene quasi il 40% del paese senza elettricità dall'alba. La UNE prevede che l'impatto durante l'orario di pranzo raggiunga i 1.100 MW.
Durante il picco notturno, l'azienda statale stima una disponibilità di 1.445 MW e una domanda massima di 3.400 MW, con un deficit di 1.955 MW e un impatto previsto di 1.985 MW. In altre parole, più della metà del paese tornerà a rimanere al buio stanotte.
Il rapporto tecnico dettaglia che il sistema opera con tre termoelettriche fuori servizio per guasti —l'Unità 5 della CTE Máximo Gómez (Mariel), l'Unità 5 della CTE Nuevitas e l'Unità 2 della CTE Felton—, mentre altre quattro sono ferme per manutenzione programmata. Inoltre, 475 MW rimangono limitati a causa di guasti nella generazione termica.
Alla crisi strutturale del parco termoelettrico si aggiunge la mancanza di combustibile e lubrificanti, che tiene ferme 100 centrali di generazione distribuita (909 MW) e 87 MW aggiuntivi fuori servizio per mancanza di lubrificante, portando così a un totale di 996 MW di potenza indisponibile per cause logistiche.
Sebbene i 33 nuovi parchi solari fotovoltaici abbiano fornito 2.378 MWh con una potenza massima di 462 MW a mezzogiorno, tale contributo compensa a malapena una frazione del deficit nazionale.
Il SEN cubano si mantiene così in “rosso permanente” dal 1° dicembre, con più di due settimane di blackout generalizzati che aggravano la crisi sociale ed economica in tutto il paese. La UNE non offre prospettive di miglioramento immediato, e ogni giorno che passa la soglia dei 2.000 MW diventa la nuova normalità del blackout cubano.
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