Il regime cubano scende in difesa di Hamás dopo l'attacco israeliano contro la sede in Qatar

Il MINREX omette che Hamás non è un "movimento di resistenza", ma è un'organizzazione terroristica responsabile di attacchi criminali contro civili israeliani e usa la propria popolazione come scudi umani.

Miembros di Hamás e Bruno RodríguezFoto © X / Canal 12 di Israele e MINREX

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Il regime cubano ha nuovamente dimostrato la sua vicinanza al gruppo terroristico Hamas condannando l'attacco aereo israeliano contro una sede di quell'organizzazione a Doha, in Qatar, dove si trovava una delegazione di negoziatori.

In un messaggio pubblicato su X (prima Twitter), il cancelliere Bruno Rodríguez Parrilla ha espresso che l'azione israeliana è una "esecuzione extragiudiziale del sionismo, una flagrante violazione del Diritto Internazionale e della sovranità del Qatar, e una grave minaccia alla sicurezza e alla stabilità regionali".

Captura di X / Bruno Rodríguez P

La dichiarazione del ministro degli Affari Esteri omette un dettaglio essenziale: Hamás non è un "movimento di resistenza", ma un'organizzazione terroristica, responsabile di attacchi indiscriminati contro civili israeliani e di utilizzare la propria popolazione come scudi umani.

L'attacco israeliano in Qatar

Martedì 9 settembre, Israele ha confermato di aver lanciato un'operazione militare contro alti dirigenti di Hamás a Doha.

Secondo le Forze Armate israeliane e lo Shin Bet, il bombardamento faceva parte dell'operazione denominata Cumbre de Fuego, eseguita esclusivamente da Israele senza supporto straniero.

Il primo ministro Benjamín Netanyahu ha sottolineato su X: "L'azione di oggi contro i principali capi terroristici di Hamas è stata un'operazione israeliana totalmente indipendente. Israele l'ha iniziata, Israele l'ha guidata e Israele si assume piena responsabilità."

I media internazionali hanno riportato che l'offensiva era diretta contro le residenze utilizzate dalla dirigenza di Hamas nella capitale qatariota, mentre discutevano una proposta di cessate il fuoco presentata da Washington.

In X, l'utente Vivid Prowess ha assicurato che tutti i dirigenti di Hamás sono stati eliminati. "Non ne è rimasto vivo nessuno", ha detto, insieme alle foto di sei di loro.

Da parte sua, il governo del Qatar ha definito l'attacco "codardo".

Il contesto: Hamás e la guerra a Gaza

È opportuno ricordare che l'attuale escalation è iniziata nell'ottobre del 2023, quando Hamás ha eseguito un attacco a sorpresa contro Israele con migliaia di razzi e membri armati che hanno attraversato il confine.

La strage ha lasciato centinaia di civili morti e più di 300 sequestrati, tra cui bambini e anziani. È stato il maggiore attacco terroristico contro Israele in decenni.

Pese a ciò, né Díaz-Canel né il suo ministero degli esteri hanno condannato le atrocità commesse da Hamás.

Il discorso ufficiale del regime cubano si è limitato a incolpare Israele per la guerra a Gaza, ignorando gli assassinii, i sequestri e le violenze commessi dal gruppo islamista.

Cuba e Hamás: una relazione ravvicinata

L'affinità del castrismo con Hamás non è nuova.

En febbraio di quest'anno, il capo della missione diplomatica cubana in Libano, Jorge León, ha incontrato Ahmed Abdel-Hadi, uno dei leader dell'organizzazione.

In quel incontro, Cuba ha ribadito il suo sostegno alla causa palestinese sotto la leadership di un gruppo che il mondo democratico considera terrorista.

L'attivista Félix Llerena, ambasciatore di Cuba presso l'organizzazione Youth and Democracy in the Americas, ha denunciato che il regime dell'Isola "è sponsor del terrorismo internazionale" e ha mostrato immagini dell'incontro a Beirut.

Una politica a doppio standard

La postura de L'Avana evidenzia ancora una volta la sua doppia morale.

Mentre denunce la morte di civili innocenti a Gaza, tace sulla strage di israeliani perpetrata da Hamás e si schiera dalla parte di chi sequestra bambini, uccide famiglie intere e usa la popolazione palestinese come carne da cannone.

Il castrismo non parla di terrorismo quando si tratta dei suoi alleati ideologici.

Invece, legittima Hamas come "resistenza", anche se le prove internazionali mostrano che si tratta di un gruppo estremista il cui obiettivo dichiarato è la distruzione di Israele.

Con questa nuova dichiarazione, il regime cubano conferma che la sua bussola politica non punta verso la difesa dei diritti umani universali, ma verso la convenienza ideologica e la complicità con attori violenti che mettono in pericolo la stabilità del Medio Oriente.

Domande frequenti sulle relazioni tra Cuba e Hamás e sul conflitto in Medio Oriente

Perché il regime cubano difende Hamas?

Il regime cubano difende Hamás a causa della sua affinità ideologica con gruppi che si oppongono agli Stati Uniti e a Israele. La posizione del governo cubano si allinea con la sua politica estera di sostegno a movimenti che considera parte della resistenza contro quello che definiscono "imperialismo". Inoltre, Cuba ha storicamente mantenuto relazioni ravvicinate con attori del Medio Oriente che condividono la sua visione contraria all'ordine liberale occidentale.

Qual è la posizione di Cuba riguardo agli attacchi di Israele in Medio Oriente?

Cuba ha condannato fermamente gli attacchi di Israele in Medio Oriente, descrivendoli come violazioni del Diritto Internazionale. Il governo cubano ritiene che tali azioni aumentino la tensione e mettano in pericolo la pace e la sicurezza regionali. Questa posizione si è riflessa nelle sue dichiarazioni sui bombardamenti israeliani sia in Iran che a Gaza, dove Cuba si è mostrata apertamente critica delle azioni militari di Israele.

Come si percepisce la relazione tra Cuba e Iran?

La relazione tra Cuba e Iran è percepita come strategica e basata su affinità ideologiche. Entrambi i paesi hanno rafforzato i loro legami negli ultimi anni, collaborando in settori come l'energia e la tecnologia. Inoltre, condividono un'agenda in forum internazionali dove si oppongono all'ordine occidentale e denunciano la pressione degli Stati Uniti e dei loro alleati.

Quale impatto hanno le alleanze di Cuba nella sua politica estera?

Le alleanze di Cuba, come con Hamás e Iran, rafforzano la sua posizione antiimperialista e di critica all'ordine occidentale. Queste relazioni consentono a Cuba di proiettare un'immagine di resistenza e solidarietà con movimenti e paesi che condividono la sua visione politica. Tuttavia, generano anche critiche internazionali a causa del sostegno a attori considerati terroristi o violatori dei diritti umani dalla comunità internazionale.

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