Marco Rubio si incontra con i capi del Comando Sud degli Stati Uniti per discutere della sicurezza regionale

Il segretario di Stato ha incontrato i leader del Comando Sud in Florida con l'obiettivo di rafforzare la cooperazione in materia di difesa di fronte a sfide come l'immigrazione irregolare e l'influenza straniera in America Latina e nei Caraibi.

Marco Rubio e l'ammiraglio Alvin HolseyFoto © X / @Southcom

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Il Segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio, ha visitato ieri la sede del Comando Meridionale in Florida, dove ha incontrato l'ammiraglio Alvin Holsey e altri leader del comando per analizzare le priorità di Washington in America Latina e nei Caraibi, così come le sfide in materia di sicurezza regionale.

Durante la riunione, si sono discusse strategie per rafforzare la cooperazione nella difesa e nella stabilità della regione, in un contesto di crescente preoccupazione per la migrazione irregolare e l'influenza di attori stranieri nell'emisfero.

Rubio era accompagnato da rappresentanti del Dipartimento di Stato e di altre agenzie governative, il che sottolinea l'importanza che l'amministrazione statunitense attribuisce a questi temi.

"La politica di 'America first' implica guardare alla nostra stessa regione. Il nostro sforzo congiunto di diplomazia mirata e eccellenza militare rende gli Stati Uniti più sicuri e più forti", ha dichiarato Rubio dopo l'incontro.

La visita fa parte di un tour del segretario di Stato in America Latina, con l'obiettivo di coordinare sforzi con governi alleati per affrontare sfide comuni in materia di sicurezza e sviluppo.

Il Comando Sud, con sede a Doral, Florida, è l'entità responsabile della cooperazione militare degli Stati Uniti nell'emisfero occidentale. Il suo lavoro è fondamentale nell'attuazione delle strategie di difesa e assistenza ai paesi alleati nella lotta contro il crimine organizzato e altre minacce transnazionali.

La recente riunione tra Rubio e l'ammiraglio Holsey si inserisce in una serie di azioni che riflettono la crescente attenzione di Washington verso la sicurezza e la stabilità in America Latina e nei Caraibi.

Nel gennaio del 2025, Mike Hammer, capo dell'Ambasciata degli Stati Uniti a L'Avana, ha incontrato i leader di SOUTHCOM a Miami per discutere di questioni relative a Cuba, alla sicurezza nazionale e ai diritti umani nell'emisfero occidentale.

Inoltre, a giugno del 2024, il sottomarino d'attacco USS Helena ha effettuato una visita portuale nella Baia di Guantánamo, come parte di una missione di SOUTHCOM per la sicurezza marittima globale e la difesa nazionale.

Sebbene il regime cubano fosse stato informato in precedenza, ha espresso il suo disappunto per la presenza di un mezzo di tale natura nel suo territorio, sottolineando l'occupazione militare della base navale come "illegale e inaccettabile".

Queste azioni si verificano in un contesto in cui il Comando Sud ha evidenziato l'influenza di attori esterni nella regione. Nel marzo del 2022, il generale Laura Richardson, all'epoca capo di SOUTHCOM, ha affermato che Cuba esercita un'"influenza corrosiva" in America Latina, offrendo supporto politico, militare e di intelligence a regimi come quello del Venezuela.

In agosto del 2021, l'ammiraglio Craig Faller, allora capo del Comando Sud degli Stati Uniti, si rammaricò che le proteste dell'11J a Cuba fossero state zittite. "Mi dispiace per il popolo cubano, meritano un governo migliore e meritano le loro libertà; hanno cercato di esercitare queste libertà e chiaramente sono stati messi a tacere", ha dichiarato Faller.

Queste dichiarazioni riflettono la preoccupazione degli Stati Uniti per la situazione dei diritti umani a Cuba e l'influenza di attori esterni nella regione. La recente riunione tra Marco Rubio e l'ammiraglio Alvin Holsey sottolinea la continuità di questi temi nell'agenda di sicurezza e politica estera statunitense verso l'America Latina e i Caraibi.

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