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Il governante Miguel Díaz-Canel ha visitato questo venerdì il Centro Nazionale di Chirurgia a Minimo Accesso, nel comune habanero di Diez de Octubre, e l'Ospedale Clinico Chirurgico Hermanos Ameijeiras, a Centro Habana, istituzioni che il Governo ha presentato come esempi della trasformazione digitale del sistema sanitario cubano.
Secondo quanto riportato dalla Presidenza sul suo account di Facebook, il Centro di Chirurgia a Minimo Accesso esegue oltre 4.000 operazioni annuali e dispone di un corpo docente in cui più dell'80% del personale possiede titoli scientifici di dottore o master.
Durante la visita, il ministro della Scienza, della Tecnologia e dell'Ambiente, Armando Rodríguez Batista, ha spiegato le ragioni per cui l'istituzione ha ricevuto nel 2024 una menzione speciale per la qualità dei suoi servizi.
Por parte sua, il direttore dell'istituzione, Rafael Torres Peña, ha affermato che il riconoscimento rappresenta una sfida per trasformare il centro in un "ospedale intelligente".
L'informativa ufficiale ha messo in evidenza che l'istituzione è riuscita a digitalizzare l'interezza dei processi di consultazioni, interconsultazioni e storie cliniche, così come l'implementazione di metodi di gestione della qualità.
Accompagnato dal primo ministro Manuel Marrero Cruz e dal ministro della Salute Pubblica, José Ángel Portal Miranda, Díaz-Canel ha assistito a un intervento chirurgico in tempo reale e ha lodato il lavoro del team, considerandolo allineato con gli obiettivi di trasformazione digitale che il governo intende promuovere nel paese.
Il percorso ha incluso anche l'Ospedale Hermanos Ameijeiras, dove il presidente ha partecipato all'inaugurazione della prima fase di un ospedale digitale virtuale per gestire flussi medici e sostenere la formazione del personale.
La Presidenza ha sottolineato che l'istituzione offre assistenza in oltre 40 specialità, mantiene più di 1.000 residenti in formazione e conta su decine di dottori in scienze e ricercatori.
Nella sua account su X, Díaz-Canel ha dichiarato che entrambe le istituzioni sono "all'avanguardia" nel processo di digitalizzazione e che l'obiettivo è estendere queste esperienze a tutto il sistema sanitario.
Tuttavia, l'annuncio ha suscitato una forte reazione critica sui social media.
Decine di utenti hanno messo in discussione il fatto che le visite si concentrino in ospedali per l'élite, ai quali, hanno osservato, non ha accesso la maggior parte dei cubani.
Vari commenti hanno evidenziato il degrado dei policlinici e degli ospedali provinciali, la mancanza di medicinali, beni di prima necessità, igiene e antibiotici, oltre al trattamento degradante riservato ai pazienti.
Altri hanno accusato il Governo di allestire “teatri” per le visite ufficiali, mentre la realtà quotidiana del sistema sanitario è segnata dalla scarsità e dal collasso.
Vari testimonianze hanno raccontato esperienze personali di interventi chirurgici senza farmaci, infezioni ospedaliere e l'obbligo di acquistare forniture nel mercato informale.
Sono state ripetute anche le denunce riguardo al carattere ristretto di centri come quelli visitati dal presidente, descritti come spazi riservati a privilegiati o turisti, estranei all'attenzione che riceve il "cubano della strada".
Le critiche hanno sottolineato che una o due strutture di riferimento non rappresentano lo stato reale del sistema sanitario cubano, e hanno chiesto che le autorità visitino ospedali e policlinici comuni, dove, secondo gli utenti, si manifesta con maggiore crudezza la crisi sanitaria che vive il paese.
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