Rocío Monasterio a Bruno Rodríguez: "Vai a cercare un paese comunista che ti dia asilo."



"Migliaia di cubani stanno morendo di fame, di malattia o marcendo in una prigione e Bruno Rodríguez Parrilla si permette di parlarci di violazione dei diritti."

Rocío Monasterio e Bruno RodríguezFoto © Facebook di entrambi

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La cubano-spagnola Rocío Monasterio ha attaccato pubblicamente il cancelliere cubano Bruno Rodríguez Parrilla dopo una sua dichiarazione sui social media X riguardo la situazione in Venezuela.

In un messaggio diretto e incisivo, Monasterio ha accusato il regime cubano di violare sistematicamente i diritti umani e ha messo in dubbio che il governo dell'Avana possa pronunciarsi su questo tema mentre tiene il proprio popolo immerso nella miseria e nella repressione.

"Migliaia di cubani oggi muoiono di fame, di malattia o marciscono in una prigione solo per aver cantato 'Patria y Vida' e Bruno Rodríguez Parrilla si permette di parlarci di violazione dei diritti", ha scritto Monasterio.

"I diritti umani dei cubani sono quelli che avete violato voi castristi per 65 anni di dittatura. Inizia a cercare un paese comunista che ti dia asilo…", aggiunse.

Il messaggio di Monasterio è stato in risposta a un tweet del ministro degli Esteri cubano, in cui ha respinto l'annuncio del governo degli Stati Uniti su un blocco navale contro il Venezuela.

Rodríguez Parrilla ha qualificato la misura come una "gravissima violazione del Diritto Internazionale" e ha denunciato quella che ha descritto come un'escalation di aggressione contro il governo di Nicolás Maduro.

Ha anche espresso il "totale e fermo sostegno" di Cuba a Nicolás Maduro e al suo governo.

La reazione di Monasterio avviene in mezzo a una nuova escalation di tensioni regionali dopo l'annuncio del presidente Donald Trump di imporre un blocco petrolifero totale contro il Venezuela.

Trump ha accusato il governo di Nicolás Maduro di utilizzare le risorse energetiche per finanziare attività criminali come il narcotraffico e la tratta di esseri umani, e ha definito il regime venezuelano come illegittimo, arrivando addirittura a qualificarlo come un'organizzazione terroristica straniera.

L'annuncio ha incluso incluso un inasprimento della politica migratoria e un aumento delle deportazioni di cittadini venezuelani.

In reazione, il governante Miguel Díaz-Canel ha espresso pubblicamente il suo sostegno a Maduro e ha rifiutato la misura annunciata da Washington, allineandosi con il discorso del governo venezuelano, che ha annunciato che presenterà un reclamo presso le Nazioni Unite.

La polemica si verifica inoltre in un momento particolarmente delicato per il governo cubano.

Giorni prima, La Habana aveva riconosciuto che il petrolio trasportato da una nave sequestrata dagli Stati Uniti nei Caraibi aveva come destinazione finale Cuba.

Lo stesso Rodríguez Parrilla ha definito quest'operazione come un "atto di pirateria e terrorismo marittimo", mentre ha riconosciuto la dipendenza energetica dell'Isola rispetto a tali forniture.

Rocío Monasterio, di origine cubana, è conosciuta per la sua posizione decisa contro il regime dell'Avana.

Durante anni è stata una figura di spicco del partito spagnolo Vox -del quale è stata anche leader nella Comunità di Madrid-, ma nell'ottobre del 2024 ha annunciato la sua uscita definitiva dalla politica dopo essere stata destituita dall'incarico. Da allora si è dedicata al suo lavoro come architetto e imprenditrice, senza abbandonare l'attivismo pubblico contro il regime cubano.

Nel corso della sua carriera politica, Monasterio ha richiesto in più occasioni che la Spagna e l'Unione Europea riconoscessero ufficialmente Cuba come una dittatura e ha chiesto la liberazione dei prigionieri politici.

Nel 2022, ha sfidato il presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez, a dichiarare che a Cuba non esistono libertà politiche né elezioni libere.

In 2023, è stata nominata "Ambasciatrice dell'Exilio Cubano in Spagna" insieme all'eurodeputato Hermann Tertsch, in un evento tenutosi a Miami.

Il suo messaggio contro Bruno Rodríguez Parrilla si aggiunge a una lunga serie di dichiarazioni in cui ha denunciato la situazione dei diritti umani a Cuba e ha criticato il sostegno del governo cubano a regimi alleati come quello del Venezuela.

Questa volta, la sua frase "vete buscando un país comunista que te dé asilo" torna a rientrare nel dibattito politico sui social media, dove le sue parole hanno generato numerose reazioni di sostegno, in un clima segnato dal crescente rifiuto internazionale verso le dittature di Cuba e Venezuela.

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Redazione di CiberCuba

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