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La Cina ha espresso mercoledì il suo sostegno al Venezuela e il suo rifiuto a quella che ha definito una “intimidazione unilaterale”, in mezzo all’aumento della pressione degli Stati Uniti sul paese sudamericano.
Il dichiarazione è avvenuta durante una telefonata tra il ministro degli Esteri cinese Wang Yi e il suo omologo venezuelano Yvan Gil, secondo un comunicato del Ministero degli Affari Esteri cinese citato da Reuters.
In quella conversazione, Wang ha affermato che la Cina “supporta i paesi nella salvaguardia della propria sovranità” e ha sostenuto che Cina e Venezuela sono partner strategici, con una relazione caratterizzata da “fiducia e supporto reciproco”.
Secondo Reuters, il ministro cinese ha aggiunto che “la comunità internazionale comprende e sostiene la posizione del Venezuela nella difesa dei suoi diritti e interessi legittimi”, rafforzando il messaggio di sostegno diplomatico di Pechino verso Caracas.
Il dispaccio inquadra queste dichiarazioni nel contesto della pressione che, secondo Reuters, il presidente statunitense Donald Trump ha intensificato nei confronti del Venezuela.
L'analista petrolifero Naveen Das, di Kpler, afferma che circa tre quarti della produzione venezuelana sono destinati alla Cina, ma gli importatori di quel paese possono facilmente sostituirli con barili provenienti da Russia o Iran.
In un'escalation del conflitto con il Venezuela, Donald Trump ha annunciato un blocco totale del petrolio contro quel paese e un inasprimento delle deportazioni, in un messaggio pubblicato sulla sua rete sociale Truth Social, dove ha accusato direttamente il regime di Nicolás Maduro di finanziare attività criminali con risorse energetiche.
Nella sua dichiarazione, Trump ha assicurato che il Venezuela è “completamente circondato” da forze militari e ha avvertito che la pressione aumenterà fino a quando il paese non restituirà agli Stati Uniti “tutto il petrolio, le terre e altri beni” che, secondo quanto ha detto, sono stati rubati in precedenza.
Il mandatario ha nuovamente qualificato il governo di Maduro come un "regime illegittimo" e lo ha designato come un'organizzazione terroristica straniera.
Un giorno dopo, mercoledì, il commentatore conservatore Tucker Carlson ha suggerito che il presidente Trump potrebbe approfittare di un discorso per annunciare un'importante escalation.
Carlson ha affermato che i legislatori erano stati informati sulla possibilità di una guerra contro il Venezuela.
"Quello che so finora è che i membri del Congresso sono stati informati ieri che si sta avvicinando una guerra e che questo potrebbe essere annunciato nel discorso alla nazione che il presidente terrà stasera alle 9 in punto", ha detto Carlson.
Dal settembre, gli Stati Uniti hanno eseguito decine di bombardamenti contro navi presuntamente collegate al narcotraffico nell'ambito dell'operazione “Southern Spear”.
Esperti e organizzazioni per i diritti umani hanno denunciato che gli attacchi costituiscono “esecuzioni extragiudiziali”.
L'amministrazione Trump ha descritto Maduro come il capofila del “Cartel de los Soles”, un'organizzazione di narcotraffico che il chavismo nega.
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