Gerardo Hernández prova pietà per i narcotrafficanti e afferma che gli Stati Uniti li uccidono "come cani"



Gerardo Hernández critica gli Stati Uniti per le loro operazioni antidroga nei Caraibi, accusando l'uso della forza letale contro i narcotrafficanti. Sottolinea le tensioni geopolitiche tra L'Avana e Washington.

Gerardo Hernández/Nave sequestrataFoto © Collage di X/@GHNordelo5/Reti sociali

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L'ex spia cubano e attuale coordinatore nazionale dei Comitati di Difesa della Rivoluzione (CDR), Gerardo Hernández Nordelo, ha lanciato dure critiche contro gli Stati Uniti per le loro recenti operazioni antidroga nei Caraibi, in cui forze statunitensi hanno attaccato imbarcazioni sospette di traffico di droga.

A seguito di un post su social media, Hernández ha paragonato queste azioni alla recente sequestro di un petroliero carico di petrolio soggetto a sanzioni, effettuato senza vittime, e ha messo in discussione l'uso della forza letale nelle operazioni contro presunti narcotrafficanti.

“Se si possono catturare —senza danni— un immenso mercantile carico di petrolio, perché non possono catturare le lance supposte cariche di droga, invece di uccidere i loro membri come cani?” scrisse il dirigente ufficialista.

Pubblicazione di Facebook/Gerardo de los Cinco

Critiche in mezzo all'escalation americana nei Caraibi

Le dichiarazioni avvengono in un contesto di crescente presenza militare degli Stati Uniti nei Caraibi, dove Washington afferma di essere in piena offensiva contro reti di traffico di droga legate a organizzazioni criminali e gruppi classificati come terroristi. Nelle ultime settimane, sono stati segnalati interventi letali contro imbarcazioni in acque internazionali, con un bilancio di decine di morti.

Il governo statunitense sostiene che queste azioni mirano a proteggere la sicurezza nazionale e a fermare il flusso di droghe verso il proprio territorio. Tuttavia, sia il regime cubano che quello venezuelano hanno denunciato che si tratta di un'escalation militare mascherata, usata come pretesto per fare pressione politicamente su Caracas e sui suoi alleati regionali.

Hernández, uno dei cosiddetti “Cinque Eroi” del regime cubano, è stata una delle voci più attive nella difesa dei governi di Cuba e Venezuela di fronte alle accuse degli Stati Uniti, specialmente nel attuale scenario di tensioni geopolitiche nei Caraibi.

Un messaggio allineato con la narrativa ufficiale

Le dichiarazioni si allineano con la narrativa del regime cubano, che accusa gli Stati Uniti di agire in modo unilaterale e violare il diritto internazionale sotto il pretesto della lotta contro la droga. Nel frattempo, Washington insiste che continuerà le sue operazioni nella regione come parte della sua strategia di sicurezza emisferica.

Il confronto di accuse mette in evidenza l'indurimento del discorso politico tra L'Avana e Washington, in un momento in cui il Caribe è diventato uno dei principali punti di attrito geopolitico dell'emisfero.

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