Tragedia e squali: Storia del naufragio del vascello Sánchez Barcáiztegui nella Baia dell'Avana



Il relitto, affondato nel 1895 dopo una collisione, è oggi uno dei siti più emblematici dell'archeologia subacquea cubana.

Entrata della baia de L'Avana / Sommozzatori cubani nel relittoFoto © Instagram @co_diver / Facebook Museos Arqueologici de La Habana

Il fondo della Bahía de La Habana custodisce silenziosi testimoni del suo passato navale. Uno dei più emblematici è il relitto del crucero spagnolo Sánchez Barcáiztegui, protagonista di una delle più grandi tragedie marittime avvenute a Cuba.

Fu costruito nel 1876 nei cantieri francesi di Tolone dalla ditta Chantiers Conrad. La nave della Armada Española aveva un dislocamento di 935 tonnellate, era ben armata e contava con 146 uomini sotto il comando del capitano di fregata Francisco Ibáñez Varela.

Il 18 settembre 1895, mentre usciva dal porto dell'Avana, la nave Sánchez Barcáiztegui rimase completamente al buio a causa di un guasto elettrico e cominciò a fare segnali acustici al incrociatore a vapore spagnolo Conde de Mortera, che stava entrando in quel momento.

Per motivi sconosciuti, gli ufficiali del mercantile non compresero i segnali e il Sánchez Barcáiztegui fu investito dal Mortera. La collisione provocò il suo affondamento in pochi minuti.

En il sinistro perderono la vita 31 marinai. I racconti indicano che alcuni morirono annegati e altri a causa di attacchi di squali che erano abituali nella zona, anche se ora è raro vederli.

Il relitto si trova a 22 metri di profondità, proprio all'ingresso della baia, ed è un punto di riferimento per l'archeologia subacquea cubana sin dagli anni '50.

Il video del subacqueo e creatore di contenuti Ernesto Plasencia (@co_diver) mostra immagini sorprendenti del relitto coperto di coralli, che continua a essere un punto di studio e memoria storica.

Non è l'unico naufragio nella zona. Un'altra delle navi i cui resti giacciono sul fondo marino della baia è la corvetta spagnola San Antonio.

Fu varato il 21 settembre 1909 dopo un forte mareggiamento. Curiosamente, parte del materiale che trasportava è stato utilizzato un secolo dopo nella restaurazione di immobili storici dell'Avana.

Sotto le acque della baia habanera, tra tragedie, squali e acciaio ossidato, sopravvive una parte della storia dimenticata di Cuba.

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