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Il regime cubano sta portando avanti un progetto di “efficienza energetica” negli hotel dei poli turistici di Varadero e Jardines del Rey, mentre il resto del paese continua a subire prolungati blackout e restrizioni nel consumo elettrico.
Secondo quanto riportato dalla Agenzia Cubana di Notizie (ACN), un totale di 13 strutture alberghiere applicano la Norma Cubana NC ISO-50001:2019 nell'ambito del Progetto Internazionale Turismo Sostenibile, guidato dall'Agenzia per l'Ambiente e realizzato dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (PNUD), con finanziamenti del Fondo per l'Ambiente Mondiale e del governo cubano stesso.
María Tomás Zerquera, specialista di Cubaenergía, ha precisato che attualmente si sta lavorando sulla documentazione tecnica per implementare la normativa e realizzare audit energetici, volti a ottimizzare il consumo elettrico e ridurre l'uso di combustibili fossili.
Il piano prevede l'installazione di quattro stazioni meteorologiche automatiche e sistemi di monitoraggio in tempo reale, destinati a controllare il consumo elettrico nelle aree ad alta domanda all'interno degli hotel, nonché l'inserimento di impianti solari termici più efficienti per il riscaldamento dell'acqua.
L'iniziativa mira a stabilire modelli di consumo energetico basati sulle abitudini dei turisti e incorpora consulenza dell'Istituto Superiore di Tecnologie e Scienze Applicate dell'Università de L'Avana.
Anche se la ACN presenta il progetto come un passo verso il “turismo sostenibile”, il contrasto con la realtà nazionale è evidente: mentre lo Stato destina risorse a mantenere il confort dei poli turistici, milioni di cubani vivono tra blackout quotidiani, cucinano con resistenze elettriche e affrontano un collasso del sistema energetico nazionale.
Esperti consultati segnalano che il governo dà priorità all'efficienza alberghiera piuttosto che all'efficienza del sistema elettrico nazionale, in un paese dove i circuiti turistici rimangono protetti durante i blackout che colpiscono famiglie, ospedali e scuole.
L'iniziativa, che è iniziata nel 2023, si presenta ufficialmente come un investimento "indispensabile" per garantire l'autonomia e la redditività del turismo cubano, uno dei settori che genera più valute per lo Stato, nonostante il crollo dei visitatori e la profonda crisi economica del paese.
Mentre il turismo a Cuba attraversa il suo anno peggiore da quando esistono statistiche ufficiali, con un calo superiore al 20% negli arrivi di visitatori, il regime mantiene la sua scommessa sul settore alberghiero come se fosse una priorità nazionale.
Oltre 350.000 turisti hanno smesso di visitare l'isola nel 2025, nonostante l'incremento di nuovi voli e campagne promozionali.
Questa insistenza ha generato un contrasto sempre più irritante per i cittadini.
En La Habana, l'investimento nell'ospitalità è stato 70 volte superiore a quello destinato ai servizi comunali, mentre interi quartieri affrontano interruzioni di corrente superiori a 20 ore, accumulo di rifiuti e mancanza d'acqua.
Per esempio, una notte in cui si celebrava una festa con luci e musica all'Hotel Capri, il resto del Vedado rimaneva al buio.
La sproporzione si è accentuata ulteriormente quando, in mezzo a un blackout nazionale, il governo ha inaugurato il Festival Varadero Gourmet 2025, con degustazioni di vini e cucina d'autore, in un paese dove milioni non hanno elettricità né cibo di base per cucinare.
Questo tipo di decisioni ha suscitato critiche sia all'interno che all'esterno del paese, poiché mentre gli hotel si modernizzano, il resto di Cuba sopravvive al buio.
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