Gli anziani di Granma devono attingere acqua dal fiume Cauto per sopravvivere: "Un'acqua che non si può bere."



"Perché ai dirigenti del comune è così difficile portare una cisterna con acqua potabile? È inaccettabile che questo stia succedendo e non vengano fornite soluzioni."

Recipiente sulla riva del fiume CautoFoto © Facebook / Revolico Río Cauto / Aricel Céspedes

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La disperazione cresce nel comune granmense di Río Cauto, dove i residenti - inclusi anziani e persone malate - sono senza accesso all'acqua potabile da oltre un mese, costretti a recarsi fino al contaminato fiume Cauto o addirittura a una laguna per procurarsi il minimo indispensabile per sopravvivere.

La situazione, che era già critica prima del passaggio dell'uragano Melissa, è diventata insostenibile a causa dell'abbandono istituzionale e della mancanza di soluzioni reali da parte del governo locale.

Il residente Aricel Céspedes, nel gruppo di Facebook "Revolico Río Cauto", ha avvertito che nella località di Cauto del Paso la scena quotidiana è la stessa: anziani che trasportano contenitori dal fiume, un'acqua "non potabile", mentre altri, più lontani, devono ricorrere a una laguna altrettanto insalubre.

"Perché è diventato così inaccessibile portare una pipa d'acqua potabile? È inaccettabile che questo stia succedendo e che non venga data alcuna soluzione", ha chiesto Céspedes alle autorità.

Captura di Facebook / Revolico Río Cauto / Aricel Céspedes

In un altro messaggio, il vicino ha ricordato che la crisi non è iniziata con Melissa.

La turbina che forniva energia al paese è rotta da più di un anno senza che le autorità municipali abbiano provveduto alla sua riparazione.

Quel abbandono divenne drammatico dopo le inondazioni provocate dall'uragano, che contaminarono completamente il fiume e resero quasi impossibile l'ottenimento di acqua potabile.

"Dopo tanta acqua, ora dobbiamo morire di sete," ha denunciato Céspedes, che ha inoltre messo in guardia sui vicini disabili e ammalati che non possono raggiungere il fiume.

Captura di Facebook / Revolico Río Cauto / Aricel Céspedes

Nel frattempo, la direzione municipale -come segnalano le testimonianze- avrebbe prioritizzato altre zone, lasciando intere comunità in una situazione estrema che colpisce in particolare i più vulnerabili.

La mancanza di supervisione, di risposte e di una gestione efficace espone i residenti a gravi rischi sanitari in un comune dove la crisi dell'acqua aveva già una lunga storia.

Un mese dopo l'uragano Melissa, l'emergenza continua

Nonostante il tempo trascorso dall'arrivo dell'uragano Melissa, il recupero a Río Cauto rimane praticamente stagnante.

Le inondazioni hanno distrutto case, infrastrutture e pozzi, ma la popolazione sostiene che il governo ha agito con lentezza e senza trasparenza, lasciando indietro intere comunità.

I residenti descrivono un totale abbandono: mesi con la turbina rotta, settimane senza distribuzione di acqua potabile e nessun piano pubblico che spieghi quando o come verrà ripristinato il servizio.

Annunci ufficiali che hanno approfondito il fastidio

In novembre, nel bel mezzo di un disastro umanitario, le autorità locali hanno riferito che l'acqua "naturale" destinata ai colpiti sarebbe stata venduta a 40 pesos per nucleo.

La misura è stata presentata come un addebito "simbolico" per coprire i "costi logistici", ma ha suscitato indignazione tra i coinvolti, che hanno ritenuto assurdo dover pagare per una risorsa basilare in un momento di emergenza.

Il messaggio è stato diffuso da José Manuel Rodríguez Valdivia, funzionario municipale, che ha anche pubblicato la comunicazione secondo cui i materassi consegnati ai sinistrati non sarebbero donazioni.

Lo Stato -si disse allora- "sovvenziona, ma non regala", esigendo pagamenti parziali salvo in caso di assistenza sociale.

Il Río Cauto è stata una delle zone più colpite da Melissa, con inondazioni massicce e gravi perdite.

Tuttavia, le misure governative sono state insufficienti, parziali e, per molti, insensibili di fronte al livello di devastazione.

Una comunità abbandonata tra il fango e la sete

I testimonianze mostrano un quadro doloroso: famiglie senza la possibilità di accedere all'acqua potabile, anziani esposti a incidenti lungo le rive del fiume, persone malate senza assistenza e un governo incapace di garantire una risorsa fondamentale anche più di un mese dopo il ciclone.

Nel frattempo, la richiesta dei vicini è chiara e urgente:

"SOS: Acqua potabile per Cauto del Paso e per tutti coloro che ne hanno bisogno."

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Redazione di CiberCuba

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