Pronosticano un altro blackout da record a Cuba: il 62% del paese senza elettricità questo lunedì



La cifra rappresenta la percentuale di affezione nazionale più alta riportata fino ad ora nel corso dell'anno, superando persino quella di altri tagli massivi avvenuti la settimana scorsa.


Video correlati:

Cuba si trova ad affrontare lunedì 8 dicembre una previsione di blackout estremamente elevata: il 62% del paese rimarrà senza elettricità durante le ore di punta, secondo stime dell'agenzia Efe basate su dati ufficiali dell'Unione Elettrica (UNE).

La cifra rappresenta la percentuale di affetto nazionale più alta riportata fino ad ora quest'anno, superiore anche ad altri blackout di massa verificatisi la settimana scorsa.

Il rapporto quotidiano emesso dalla UNE è categorico: “Ieri il servizio è stato compromesso per 24 ore. La massima riduzione a causa del deficit di capacità di generazione è stata di 2.084 MW alle 18:10”.

La tendenza si mantiene e peggiora: non solo non c'è capacità di ripristinare energia, ma ogni giorno più unità di generazione escono fuori servizio per guasti o per manutenzione.

Un sistema collassato: Cause del blackout

Il Sistema Elettrico Nazionale (SEN) è in un momento critico.

Alle 6:00 di lunedì mattina, la UNE ha segnalato una disponibilità di appena 1.075 MW di fronte a una domanda di 2.495 MW, il che ha generato un deficit di 1.450 MW e ha causato disagi sin dalle prime ore del giorno.

Il panorama per la notte è ancora più grave: sebbene si preveda l'integrazione di alcune unità come la 5 della CTE Renté (65 MW), la 5 del Mariel (60 MW) e la centrale CDE Moa (68 MW), la disponibilità stimata per il picco di consumo sarà solo di 1,268 MW rispetto a una domanda proiettata di 3,300 MW.

Questo si traduce in un deficit di 2.032 MW, con impatti che potrebbero arrivare a 2.062 MW in quell'orario.

Efe ha tradotto questi numeri in percentuale di popolazione colpita: il 62% del territorio nazionale resterà senza servizio elettrico in qualche momento della giornata, una proporzione senza precedenti anche in questa prolungata crisi energetica.

Un rosario di fallimenti e scarsità

Le cause sono molteplici e tutte critiche.

Il rapporto tecnico dettaglia un panorama costellato di guasti, manutenzioni e limitazioni tecniche:

Averìe gravi nelle centrali termiche chiave: le unità 5 della CTE Máximo Gómez, 3 della CTE di Cienfuegos, 6 della CTE Diez de Octubre, 1 e 2 della CTE Felton, e 5 e 6 della CTE Renté.

Manutenzione programmata in altre come le unità 2 e 3 della CTE Santa Cruz e l'unità 4 della CTE Carlos Manuel de Céspedes.

Fuga di combustibile, che mantiene inoperativi 100 impianti di generazione distribuita, con una perdita di 890 MW.

Indisponibilità a causa della mancanza di lubrificanti, che lascia fuori uso ulteriori 83 MW.

Crisi nella generazione termica, con oltre 1.040 MW fuori servizio solo per limitazioni materiali.

La situazione si aggrava con incidenti come quello avvenuto questa mattina: l'Unità 1 della CTE Lidio Ramón Pérez “Felton” è uscita inaspettatamente dal sistema a causa di "un foro nel condensatore".

Fonte: Cattura di Facebook/Unión Eléctrica UNE

Sebbene successivamente la UNE abbia annunciato la reintegrazione dell'Unità 5 della CTE Antonio Maceo "Renté", ciò non sarà sufficiente a coprire l'abisso energetico che si aprirà nelle prossime ore.

Fonte: Screenshot di Facebook/Unione Elettrica UNE

Terza grande interferenza in una settimana

Questo sarà il terzo blackout di massa in appena sette giorni, una frequenza che evidenzia l'instabilità del sistema.

Tanto venerdì quanto lunedì scorso oltre il 50 % del paese è rimasto senza elettricità, ma mai fino ad ora era stato previsto un livello di affetto così elevato come il 62 % di questo lunedì.

I blackout sono diventati una costante per milioni di cubani, che devono riorganizzare le loro routine intorno ai tagli prolungati, spesso senza preavviso.

Le conseguenze si fanno sentire in tutti gli ambiti: dalla paralisi dei servizi essenziali al deterioramento degli alimenti, dalla perdita di giornate lavorative all'aumento del malcontento sociale.

Il contesto strutturale della crisi

La critica situazione energetica che vive Cuba ha radici profonde.

Dal 2024, l'infrastruttura elettrica del paese ha mostrato segnali chiari di collasso.

Molte delle centrali termoelettriche operano da decenni senza la dovuta manutenzione e con componenti obsoleti. Il risultato è stato un aumento esponenziale dei guasti che il sistema non è in grado di gestire.

A questo si aggiunge l'impossibilità di importare sufficiente energia o ricambi a causa della mancanza di liquidità e, secondo il Governo cubano, delle restrizioni derivanti dall'embargo statunitense.

La Habana ha definito questa situazione come un'“asfissia energetica” e responsabilizza direttamente le sanzioni imposte da Washington per impedire la normalizzazione della fornitura.

Una fonte alternativa, ancora insufficiente

Uno dei pochi elementi positivi nel rapporto tecnico è stata la menzione dei 33 nuovi parchi solari fotovoltaici, che hanno prodotto 2.602 MWh domenica scorsa e che hanno raggiunto una potenza massima di 495 MW durante la giornata.

Tuttavia, questa fonte risulta ancora insufficiente per coprire i picchi di consumo e non è disponibile durante la notte, proprio quando la domanda aumenta drasticamente.

Un paese nell'oscurità, senza un orizzonte chiaro

Mentre le autorità emettono comunicati giornalieri che sono diventati una routine e i cubani si preparano a trascorrere un'altra notte al buio, non c'è all'orizzonte una soluzione chiara o immediata alla crisi.

Cuba non sta soltanto attraversando un'emergenza energetica. In fondo, questa crisi rivela anche il collasso strutturale di un modello di gestione che non è riuscito -o non ha voluto- adattarsi alle nuove esigenze del XXI secolo.

E nel frattempo, il 62 % del paese si prepara a trascorrere un'altra notte nell'oscurità.

Archiviato in:

Redazione di CiberCuba

Un team di giornalisti impegnati a informare sull'attualità cubana e temi di interesse globale. Su CiberCuba lavoriamo per offrire notizie veritiere e analisi critiche.