Apagamenti estremi a Matanzas: le famiglie ricevono solo 1 o 2 ore di elettricità al giorno



I vicini denunciano che la provincia vive una situazione “disumana” con interruzioni di corrente fino a 30 ore consecutive senza risposta da parte delle autorità.

Apagón a Cuba (immagine di riferimento)Foto © Facebook/Lázaro Manuel Alonso

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I cubani residenti a Matanzas assicurano di ricevere solo una o due ore di elettricità al giorno, mentre il resto del tempo rimangono immersi nell'oscurità e nel calore insopportabile.

Il testimonianza è stata pubblicata dall'utente di , che ha denunciato che nel suo circuito elettrico, situato nel centro della città, sono quasi un mese che affrontano blackout di tra 24 e 30 ore continue.

“Stiamo per raggiungere un mese in cui soffriamo il disastro di vivere con solo una o due ore di servizio elettrico ogni 24 o 30 ore di blackout continuo. Questo è inconcepibile”, ha scritto l'utente sul suo profilo.

Socorro ha spiegato che vive nel centro di Matanzas, una zona dove si concentrano negozi, banche e policlinici, quindi si aspettava una distribuzione più equa dei tagli. Tuttavia, la situazione —come racconta— è arrivata a un punto di disperazione.

“Loro da un lato, noi dall'altro. Loro nella realtà dei loro uffici; noi dall'oscurità e dal calore,” ha aggiunto, denunciando l'indifferenza del regime cubano di fronte alla sofferenza di migliaia di famiglie.

Il cittadino ha definito la situazione come “un assoggettamento” e ha avvertito del danno irreversibile che i blackout causano nella vita nazionale, che spazia dalle perdite economiche e il deperimento degli alimenti, fino al collasso degli ospedali, allo stress familiare e al regresso educativo.

“Il blackout quotidiano è un sabotaggio all'economia familiare e nazionale,” ha lamentato.

"La luce non è un lusso, è una necessità fondamentale."

Socorro ha richiesto “soluzioni reali, trasparenza e rispetto”, sottolineando che i cubani non sono semplici numeri, ma cittadini che meritano di vivere con dignità.

“Ci è stata imposta una maniera di vivere così misera, così indegna. La luce non è un lusso, è una necessità fondamentale per la dignità umana,” ha espresso.

I blackout, che il regime giustifica con la mancanza di carburante e i guasti nelle centrali termoelettriche, sono diventati una routine insopportabile per milioni di cubani. Tuttavia, i report delle reti sociali mostrano che Matanzas, Ciego de Ávila, Camagüey e Holguín sono tra le più colpite, con circuiti che ricevono appena una o due ore di corrente ogni 24 ore.

Nonostante il crescente malessere, nessun funzionario del governo né della Union Eléctrica ha fornito una spiegazione convincente né un piano di emergenza per alleviare la situazione.

La pubblicazione di Socorro è diventata virale tra i cubani dentro e fuori dall'isola, riflettendo la stanchezza generalizzata nei confronti dell'inefficacia del sistema elettrico nazionale, gestito da un regime che non riesce a garantire un servizio di base dopo più di sei decenni di controllo assoluto.

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